iPhone6, dieci milioni di nuovi telefonini da vendere nel giorno del lancio
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Economia

iPhone6, dieci milioni di nuovi telefonini da vendere nel giorno del lancio

Entro Natale verranno acquistati 75 milioni di smartphone di ultima generazione

I fedelissimi degli smartphone targati Apple stanno aspettando con impazienza l'arrivo del 9 settembre, la presunta data di lancio del nuovo attesissimo iPhone 6, ma si potrebbe dire la stessa cosa per lo staff di Cupertino, cui l'esperienza ha insegnato quanto il successo del lancio influisca sulle vendite di medio e lungo periodo di ogni prodotto.

Un grafico elaborato da Statista ha messo in relazione redditività e successo degli iPhone che Apple ha messo sul mercato dal 2008 ad oggi. La progressione è a dir poco strabiliante: dal milione di vendite per l'iPhone 3G di luglio 2008 e per l'iPhone 3GS dell'anno successivo si è passati prima al milione e 700milaiPhone 4 commercializzati a giugno 2010, poi ai quattro milioni di iPhone 4S venduti a ottobre 2011. Infine, dopo i cinque milioni di iPhone 5 lanciati a settembre 2012 e i nove (!) di 5S e 5C dodici mesi dopo, l'ultimo componente della famiglia, l'iPhone 6, pare avere le carte in regola per superare la soglia dei dieci milioni, e per riuscire a piazzare niente meno che 75 milioni di nuovi telefoni entro Natale.

Il merito è solo di Apple? La dipendenza da iPhone non è certo una variabile da trascurare, e come dimostra un secondo grafico elaborato sempre da Statista, quest'ultima influenza il successo di tutti gli ultimi modelli lanciati (non solo) dalla Mela morsicata. Confrontando i dati sul tasso di utilizzo/dipendenza degli americani dai propri apparecchi intelligenti, Statista ha scoperto che tra laptop, tablet e smartphone il 43 per cento degli americani non si disconnette mai. Sono infatti sempre di più le persone che tengono il telefono vicino al letto (rigorosamente acceso) anche quando dormono, per riuscire a captare qualcuna delle notifiche dei vari social network cui sono iscritti. Solo il 20 per cento degli statunitensi si disconnette (completamente) almeno una volta al giorno. Il 10 per cento lo fa un paio di volte alla settimana, il 6 una volta alla settimana, il 4 per cento appena una volta al mese e il 17 solamente un paio di volte all'anno! Insomma, questa esagerata ansia da controllo notifiche di fatto giustifica la frenetica corsa all'acquisto dell'ultimo modello. Non foss'altro perché ogni nuovo modello può offrire quella funzione nuova in grado di rafforzare ulteriormente il legame tra l'apparecchio e chi lo utilizza, come se poi ce ne fosse bisogno.

 

 

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Claudia Astarita

Amo l'Asia in (quasi) tutte le sue sfaccettature, ecco perché cerco di trascorrerci più tempo possibile. Dopo aver lavorato per anni come ricercatrice a New Delhi e Hong Kong, per qualche anno osserverò l'Oriente dalla quella che è considerata essere la città più vivibile del mondo: Melbourne. Insegno Culture and Business Practice in Asia ad RMIT University,  Asia and the World a The University of Melbourne e mi occupo di India per il Centro Militare di Studi Strategici di Roma. Su Twitter mi trovate a @castaritaHK, via email a astarita@graduate.hku.hk

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