Imu, per chi paga in ritardo sanzioni lievissime
Economia

Imu, per chi paga in ritardo sanzioni lievissime

La mora costa come un cappuccino e un cornetto al bar

Se il pagamento della prima rata dell’Imu potrebbe crearvi problemi seri di bilancio, allora potete stare tranquilli, perché ritardare, anche di un anno, il versamento del primo acconto potrebbe costarvi pochissimo, poco più di un cappuccino ed un cornetto.

A fare i calcoli su quelle che saranno le sanzioni per chi dovesse regolare con ritardo i suoi conti con la nuova tassa sugli immobili ci ha pensato la Cgia di Mestre, che in un periodo di crisi e di notizie allarmanti, ha cercato in un qualche modo di portare conforto a molte famiglie. “Vogliamo essere chiari – ha precisato Giuseppe Bortolussi segretario della Cgia di Mestre – con questa analisi non è assolutamente nostra intenzione invitare i proprietari di abitazioni a non pagare l’imposta. Tuttavia, crediamo sia giusto che i contribuenti siano a conoscenza di quello a cui potrebbero andare incontro nel caso non riuscissero a pagare l’Imu entro la scadenza stabilita per legge”.

E allora andiamo a vedere con un esempio pratico cosa rischiano i ritardatari. Nel caso specifico la Cgia di Mestre ha considerato un proprietario di un’abitazione con una rendita catastale di 430 euro e con un garage avente una rendita pari a 91 euro che pagherà un’Imu complessiva di 150 euro. Il contribuente in questione decide di pagare in tre rate, e quindi il primo acconto fissato per il 18 giugno sarebbe di 50 euro.

Ebbene, se ritardasse il pagamento di un mese, si vedrebbe applicare, tra sanzioni e interessi, una maggiorazione di 1,60 euro. Oltre il trentesimo giorno e fino ad un massimo di un anno, cioè nel caso decidesse di pagare entro il 18 giugno del 2013, la maggiorazione dovuta, tra interessi e sanzioni, sarebbe di 3,13 euro.

Insomma una cifra che, nonostante le giuste precisazioni del segretario Bortolussi, potrebbe spingere molti italiani a posticipare il versamento di una tassa considerata tra le più rognose . Una circostanza che andrebbe presa però in considerazione solo e sempre dopo aver calcolato con esattezza l’ammontare delle proprie sanzioni in base ovviamente alla propria Imu.

Tra l’altro, un eventuale ritardo che non comportasse sanzioni severe, potrebbe tornare utile anche in considerazione dell’affollamento che si sta registrando in questi giorni presso i Centri di assistenza fiscale, che per far fronte alle tante richieste hanno annunciato che resteranno aperti anche di sabato nelle giornate del 9 e del 16 giugno.

Tra i tanti problemi connessi a questa nuova tassa sugli immobili a cui gli italiani cercano affannose risposte, anche quello della corretta compilazione del modello F24 necessario per il versamento. In particolare stava diventando quanto mai complicata la questione riguardante i codici da inserire per specificare se il pagamento dell’importo totale avvenga in due o tre rate.

A questo proposito è intervenuta con una circolare l’Agenzia delle entrate, che oltre a specificare con chiarezza che i codici saranno 0101 per chi pagherà in due rate e 0102 per chi invece sceglierà i tre versamenti, ha anche sollecitato banche e uffici postali a ricevere comunque i moduli di chi non avesse specificato nessun tipo di codice. Insomma, il 18 giugno si avvicina e l’ansia da Imu sta travolgendo molti italiani, ma sapere almeno che il ritardato pagamento comporterebbe una sanzione davvero misera, potrebbe essere di consolazione a tante famiglie.

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Giuseppe Cordasco

Sono nato e cresciuto ad Aarau nel cuore della Svizzera tedesca, ma sono di fiere origini irpine. Amo quindi il Rösti e il Taurasi, ma anche l’Apfelwähe e il Fiano. Da anni vivo e lavoro a Roma, dove, prima di scrivere per Panorama.it, da giornalista economico ho collaborato con Economy, Affari e Finanza di Repubblica e Il Riformista.

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