Imprese in crisi: un convegno riapre il dibattito
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Economia

Imprese in crisi: un convegno riapre il dibattito

Il 18 aprile a Saint Vincent un incontro per riflettere sugli imprenditori "insolventi ma sani" e su come non lasciarli soli vittima di pregiudizi

Sono migliaia gli imprenditori italiani costretti a chiudere la propria attività. E non solo per la crisi economica. Molto spesso, infatti, a concorrere al loro fallimento sono la lentezza delle amministrazioni pubbliche e delle banche e il loro approccio asettico e incapace di valutare la storia, i valori e le tante famiglie che le aziende in crisi rappresentano. È possibile un rinnovamento culturale che scardini i pregiudizi di cui è troppo spesso vittima un imprenditore insolvente?

A questi temi è dedicato il Convegno dal titolo "L’efficienza e la responsabilità nel processo di ristrutturazione delle imprese in crisi: c’è spazio per un approccio etico?", in programma sabato 18 aprile 2015 a Saint-Vincent (Ao) presso il Centro Congressi del Grand Hotel Billia. A promuovere il dibattito un gruppo di professionisti, esperti in crisi aziendali tra i quali l’avvocato Luisa Melara e il commercialista Corrado Ferriani. Tra i partecipanti, Cosimo Ferri, sottosegretario al ministero della Giustizia; Gabriella Alemanno, vicedirettore dell’Agenzia delle entrate; Giovanni Pirovano, vice presidente dell’Abi; Marco Gabriele Gay, presidente dei Giovani imprenditori di Confindustria e Maurizio Landini, segretario generale della Fiom.

Dietro ogni impresa che fallisce ci sono decine di famiglie sul lastrico, competenze ed esperienze che vanno perdute, interi territori e comunità che rischiano l’abbandono e indotti minacciati a loro volta. È anche per questo che tra le diverse iniziative messe in campo dall’avvocato Melara c’è un appello a Papa Francesco affinché dia un segnale di solidarietà a favore degli imprenditori cosiddetti "insolventi ma sani". In vista del Convegno sono stati attivati una pagina Facebook e un indirizzo email (info@imprenditoreinsolventemasano.it) a cui i protagonisti di questo dramma italiano potranno rivolgersi per raccontare le loro storie e dare il loro personale contributo al dibattito.

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Redazione Economia