Giovani: quando la ricerca di lavoro passa per il web
Economia

Giovani: quando la ricerca di lavoro passa per il web

Come i giovani under 30 utilizzano internet per cercare lavoro, con un occhio di riguardo ai social network

La connessione al web attraverso dispositivi digitali è una prassi più che consolidata per la maggior parte delle nuove generazioni, i cosiddetti nativi digitali. Qualsiasi attività che un tempo era esclusivamente offline oggi è stata replicata, se non sostituita, dalla sua versione online. Anche la ricerca di lavoro, tema più che mai attuale soprattutto per gli under 30, si è riversata in buona parte sulla rete e in particolare sui siti dedicati alla domanda e all'offerta di lavoro, i siti aziendali e i social network.

In occasione della quarta edizione di ScopriTalenti la Fondazione Sodalitas ha presentato la ricerca realizzata in collaborazione con Randstad Italia dal titolo “Dalla scuola al lavoro, attraverso i social”. I 700 giovani tra i 18 e 30 anni coinvolti sono stati interpellati sulle modalità di ricerca di lavoro; dai dati emerge che tra i social network più frequentati per questo tipo di ricerche si posiziona, come poteva essere facilmente immaginabile proprio per la sua connotazione prettamente professionale, LinkedIn (77,3%), seguito a distanza da Facebook (21%). 

Nonostante si registri un aumento delle ricerche di lavoro attraverso i social network, non sono ancora la prima scelta degli under 30. I “luoghi” maggiormente frequentati sono i siti dedicati alla domanda e offerta di lavoro (86,7%), le agenzie per il lavoro (84,3%), i siti delle aziende (70,4%) e i portali aziendali dedicati alle opportunità di carriera al proprio interno (56,2%).

Il 47,2% degli intervistati sostiene di utilizzare anche i social network per cercare lavoro e li ritiene canali efficaci nel 52,4% dei casi. In questi contesti l'approccio deve essere proattivo e l'attività di ricerca ben organizzata analizzando le pagine e i profili aziendali (84,5%), i gruppi (42,2%) e gli spazi di discussione su temi e competenze vicine alla propria formazione (28,3%).

C’è da tenere presente che le offerte disponibili sui social network sono rivolte soprattutto a professionisti con ampia esperienza (63,3%) più che a profili junior (31,3%) o a giovani appena usciti dal percorso di studi (5,5%), però la ricerca sottolinea come 1 giovane su 4 abbia ottenuto un colloquio o trovato lavoro grazie ai social. Anche in questo caso LinkedIn (31,6%) ha la meglio su Facebook (22,4%) in termini di riscontri a seguito delle candidature inviate.

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Luca Orioli

Mi chiamo Luca, classe '83, esperto di comunicazione, giornalista free lance e 'startupper' da una vita con una decina di progetti chiusi nel cassetto che stanno lentamente prendendo forma. Appassionato di fotografia e serie tv, ho una formazione umanistica e l’estremo bisogno di vedere cose nuove.
Qualche anno fa, terminata l’Università [degli Studi di Milano, laurea in Scienze dei Beni Culturali], mi sono ritrovato un po’ spaesato nell’affacciarmi sul mondo del lavoro. Leggevo annunci dove ricercavano account, responsabili risorse umane, project manager o community manager, etichette che sembravano nascondere un mondo, ma per me completamente prive di significato. Dopo diverse esperienze ho intrapreso la strada che sto percorrendo oggi, ma da quel momento è rimasta l'esigenza di tradurre in parole comprensibili il mondo delle professioni. Così nasce il mio blog, Lavoro in Corso.

Vuole essere un Virgilio nella giungla dell'impiego, una traccia per esplorare il panorama del lavoro tra professioni emergenti, opportunità sommerse, esperienze vissute e capire in cosa consiste un determinato profilo, come intraprenderlo, quale percorso fare e le competenze necessarie per arrivarci.

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