Slot machine e scommesse, le nuove norme
Economia

Slot machine e scommesse, le nuove norme

Maggiore distanza tra le sale, pubblicità più difficile e licenze concesse dai sindaci

Un deciso passo avanti verso una vera e propria stretta sul gioco d’azzardo. E’ quello compiuto dalla Camera dei Deputati che ha approvato in prima lettura, ora il testo passerà al Senato, la nuova delega fiscale che, tra le altre cose, impone norme più restrittive proprio per slot machine e scommesse. Tante le novità, ispirate tutte dalla convinzione, ormai diffusa, che l’apertura incontrollata di sale da gioco costituisca un pericolo per l’equilibrio sociale del nostro Paese, soprattutto per i giovani e per chi, padri di famiglia in testa, pensa in questo momento di difficoltà economica di poter trovare una soluzione proprio in scommesse e slot machine.

E allora ecco innanzitutto le misure che di fatto ridurranno il numero di punti gioco presenti sul territorio, grazie a norme che stabiliscono la distanza minima che dovrà esserci tra due diverse sale all’interno di uno stesso Comune. E proprio a proposito di Comuni, una delle novità più rilevanti, sarà quella che prevede che d’ora in poi siano proprio i sindaci a concedere le nuove autorizzazioni e soprattutto a pianificare a livello locale la dislocazione delle sale gioco.

TASSE, TEMPI DURI PER I CONCESSIONARI DI GIOCHI

Grande attenzione sarà posta d’ora in poi nei riguardi dei potenziali giocatori, soprattutto quelli più giovani, che in un qualche modo non dovranno essere indotti con troppa facilità a praticare il gioco d’azzardo. Vanno in questo senso allora le disposizioni che impongono per i punti gioco l’osservazione di distanze minime dai luoghi sensibili, come scuole e centri giovanili. Inoltre ci sarà un giro di vite sulla pubblicità, in particolare di quella televisiva, per la quale è stato previsto il divieto di programmazione assoluto nelle fasce orarie protette. Per chi invece si ritrova già nel baratro del fenomeno drammatico del gioco compulsivo, le nuove norme prevedono l’istituzione di un Fondo per la cura delle persone affette da Gap, ossia appunto, da gioco d’azzardo patologico.

QUANTO PESA LA CRISI SULLE FAMIGLIE

Un messaggio di apertura è stato poi lanciato a tutti quegli esercenti che coscientemente decideranno di rinunciare all’attrazione dei facili guadagni del gioco d’azzardo. E’ stato infatti istituito un bollino di qualità, denominato NoSlot, che verrà assegnato a quei locali pubblici che per un certo numero di anni appunto, non avranno ospitato nei propri spazi slot machine o altri giochi d’azzardo. Un freno ulteriore al gioco dovrebbe infine arrivare da maggiori controlli sulle concessioni, dalla rivisitazione delle sanzioni, da più puntuali verifiche sulle certificazioni degli apparecchi, soprattutto slot machine e videopoker, e  dall’aumento della tassazione su tutti i giochi.

E NONOSTANTE LE TANTE TASSE, SI RISCHIA LA MANIOVRA BIS

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Giuseppe Cordasco

Sono nato e cresciuto ad Aarau nel cuore della Svizzera tedesca, ma sono di fiere origini irpine. Amo quindi il Rösti e il Taurasi, ma anche l’Apfelwähe e il Fiano. Da anni vivo e lavoro a Roma, dove, prima di scrivere per Panorama.it, da giornalista economico ho collaborato con Economy, Affari e Finanza di Repubblica e Il Riformista.

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