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Nicolo Zangirolami
Economia

Anpam si prepara alle Olimpiadi di Tokyo 2020

Dopo Rio 2016 e un aumento del 2,1% nella produzione di armi sportive, l'Associazione torna ai Giochi con Fiocchi Munizioni, leader nel settore da 140 anni

Il mercato delle armi e delle munizioni per la caccia e il Tiro a Volo non sente la crisi. Anzi, si può dire che la produzione sia aumentata.

Il Banco Nazionale di Prova, una sorta di ufficio anagrafe di armi, inneschi e cartucce, rivela che ad agosto 2016 la produzione ha visto un aumento del 2,1% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente. Un incremento portato soprattutto nello sport, grazie anche alle medaglie olimpiche vinte dai nostri connazionali a Rio proprio nel Tiro a Volo.

L’Italia infatti si piazza al primo posto in Europa come produzione di armi sportivo-venatorie, con una copertura a livello comunitario di circa il 60%.

"Ma il nostro resta il più importante Paese esportatore al mondo di armi sportive, commerciali e munizioni con un export che supera l'80% della produzione, in particolare negli USA con circa 45%", racconta Stefano Fiocchi, quarta generazione al comando dell'omonima azienda di famiglia che quest'anno compie 140 anni, e presidente di Anpam (Associazione nazionale produzione armi munizioni civili e sportive).

“Noi produciamo munizioni che puntano alla qualità. I nostri atleti lo sanno. A Rio lo hanno provato”, prosegue Fiocchi. E le soluzioni più ingegnose provengono proprio dalle loro esigenze. “Dopo aver messo a punto le cartucce all’interno del Fiocchi Lab, un vero e proprio laboratorio dove gli sportivi (e non solo) si allenano, per i giochi olimpici di quest'anno abbiamo riempito un container intero di cartucce fatte ad hoc” spiega Fiocchi. “Grazie anche ad Anpam, che ha fatto da collettore tra l’Italia e il Brasile aiutando prodotti d'eccellenza a prendere il volo”.

Proprio come le munizioni del gruppo Fiocchi, un’azienda da 132 milioni di euro di fatturato, da anni in crescita costante. “Qui a Lecco produciamo circa 500 milioni di bossoli l’anno. Ma non solo per l’Italia, che è il secondo mercato. Le scatole di munizioni infatti finiscono per lo più Oltreoceano. Poi Medio Oriente, Asia e Oceania. Negli ultimi anni siamo cresciuti anche grazie a un piano industriale che ci ha portato a uno sviluppo enorme soprattutto negli Stati Uniti dove alimentiamo la nostra filiale con componentistica e prodotti finiti”.

Solo nel 2015 per modernizzare le linee di lavoro sono stati investiti 16 milioni di euro che hanno portato a una modificazione della struttura interna e a un aumento della capacità produttiva. “Per questo oggi abbiamo bisogno di più spazio. A Lecco non ne abbiamo più, tanto che abbiamo acquistato un terreno a Lomagna dove verrà allestito il magazzino spedizioni di 10 mila metri quadrati in modo che in città potremo espandere il reparto produttivo. Ma ci vorranno ancora due anni prima di vederlo realizzato”. In vista anche delle Olimpiadi di Tokyo 2020.

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Chiara Degl'Innocenti