Fiat 500L, la scommessa di Marchionne
Economia

Fiat 500L, la scommessa di Marchionne

Sarà prodotta in Serbia la vettura che dovrebbe rilanciare il Lingotto in Europa e negli Usa. L’inizio però non è dei migliori

Una scommessa sul cui esito nessuno si sente di azzardare delle previsioni. Questo è al momento il lancio della Fiat 500L, la nuova monovolume del Lingotto, la cui produzione è già iniziata nello stabilimento serbo di Kragujevac. “L’unica cosa certa e positiva – ci dice l’economista Aldo Enrietti, esperto di automotive – è che con questa vettura la Fiat va a colmare una propria lacuna commerciale. La 500L si inserisce infatti nel segmento delle monovolume o delle minivan, nel quale attualmente il Lingotto era del tutto assente”.

In Italia, la nuova 500L sarà venduta ad un prezzo base che dovrebbe aggirarsi intorno ai 15mila euro, anche se il listino completo deve essere ancora definito. In partenza si potrà contare su due versioni, 1.3 Multijet e 1.4, ma nei progetti Fiat ci sono già in cantiere altre opzioni, una definita Trekking e un’altra che dovrebbe appartenere alla categoria dei crossover.

Si tratta di una vettura che guarda con particolare attenzione alle famiglie, potendo contare su spazi interni molto ampi: la larghezza dell’abitacolo infatti può arrivare a 146 centimetri nella parte anteriore e 139 in quella posteriore, il tutto permettendo a chi starà seduto sui sedili posteriori di non toccare mai con le ginocchia le spalliere dei sedili anteriori. Interessante anche il pratico sistema di ripiegatura del divanetto posteriore, di natura idraulica, che permette di aumentare in maniera considerevole il volume di carico.

La Fiat ci scommette, eccome. È partita una campagna pubblicitaria molto insistente che  da radio e tv prova a lanciare la carica per un prodotto che nelle  intenzioni dell’amministratore delegato Sergio Marchionne dovrebbe rilanciare le sorti di un’azienda che in Italia ed Europa continua ad annaspare .  Paradossalmente però, proprio l’arrivo sul mercato della Fiat 500L  potrebbe risultare una nuova prova del nove di come le vendite viaggino  a ritmi completamente diversi tra Vecchio Continente e Stati Uniti.

La  nuova vettura infatti verrà lanciata anche sul mercato statunitense,  come d’altronde già avvenuto per la 500 classica, una circostanza che  potrebbe proprio evidenziare il diverso stato di salute attuale dei due mercati automobilistici .  Tra l’altro la scelta di presidiare fin dall’inizio gli Stati Uniti, è  stata calcolata fin dall’inizio, tanto è vero che alcune soluzioni  riguardanti in particolare il cruscotto, sono state adottate in maniera  specifica per tenere conto anche delle abitudini degli automobilisti americani.

Un prodotto insomma nel quale Fiat ha cercato di coniugare al meglio le proprie competenze tecniche riguardanti i motori, vedi il Multijet, e quelle di stile che fanno invece riferimento al design. Una piccola, ma speriamo beneaugurante, concessione all’innovazione, in un’azienda come Fiat che per volere del suo stesso amministratore delegato Sergio Marchionne ha deciso di tenere nel cassetto qualsiasi altra novità . In definitiva, come detto, la 500L rappresenta una scommessa, le cui premesse purtroppo però non sono delle migliori, visto che il programma iniziale prevedeva che da qui alla fine dell’anno dallo stabilimento serbo uscissero 33 mila veicoli, mentre ne saranno prodotti solo 27 mila. In ogni caso, a regime, si prevede di sfornarne 550 al giorno, ed è per questo obiettivo che marketing e pubblicità lavoreranno nei prossimi mesi. Staremo a vedere.

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Giuseppe Cordasco

Sono nato e cresciuto ad Aarau nel cuore della Svizzera tedesca, ma sono di fiere origini irpine. Amo quindi il Rösti e il Taurasi, ma anche l’Apfelwähe e il Fiano. Da anni vivo e lavoro a Roma, dove, prima di scrivere per Panorama.it, da giornalista economico ho collaborato con Economy, Affari e Finanza di Repubblica e Il Riformista.

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