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ANSA / VIRGINIA FARNETI
Economia

Farmaci, così Amazon sfida le case farmaceutiche

Il colosso americano dell’e-commerce ha deciso di vendere anche medicinali e questo potrebbe scatenare una guerra al ribasso dei prezzi

Amazon lancia un nuovo assalto sul fronte delle vendite online, e decide di entrare nel delicato, ma allo stesso tempo molto promettente, mercato dei farmaci. Un guanto di sfida lanciato da un lato alle grandi case farmaceutiche e dall’altro anche alla piccola rete di distribuzione rappresentata dalle singole farmacie.

In attesa di poter commercializzare medicinali con ricetta, il colosso americano dell’e-commerce ha concentrato la propria attenzione sui cosiddetti farmaci da banco e su una linea di prodotti per la salute. Ma tanto basta per far sospettare che presto potrebbe scatenarsi una vera e propria guerra dei prezzi sul fronte sanitario.

Ma vediamo nel dettaglio qual è attualmente la strategia adottata da Amazon che tanto preoccupa i player del mercato farmaceutico.

Medicinali a marchio Amazon

Tecnicamente l’azienda di e-commerce guidata da Jeff Bezos ha iniziato in sordina già da agosto a vendere prodotti farmaceutici, tra i quali l'ibuprofen, oltre a cure per la crescita dei capelli. In realtà si tratta di una linea Basic Care, che al momento non fa capo direttamente ad Amazon, bensì alla società Perrigo.

Il sospetto fondato però è che molto presto i prodotti venduti potrebbero essere commercializzati proprio con il marchio Amazon, conferendo loro un’autorevolezza e una potenzialità di vendita che preoccupano non poco il mondo delle case farmaceutiche.

Farmacie in allerta

Come detto però, a tremare sarebbero anche le farmacie, che sempre più spesso ormai, come ci si può rendere conto entrando in una qualsiasi di esse, fondano i propri introiti non più solo sulla vendita di medicinali ma anche, e forse soprattutto, su tutta una serie di altri prodotti legati alla cura del corpo, che tra l’altro a volte si possono trovare anche nei supermercati.

Da qui dunque il timore, molto realistico, che l’arrivo sul mercato di un competitor come Amazon possa letteralmente sparigliare il mercato attuale.

Un film già visto

E d’altronde l’apprensione che si solleva ogni qual volta Amazon decide di fare il proprio ingresso in un nuovo mercato commerciale, è cosa nota.

Ne sanno qualcosa ad esempio gli operatori del settore delle consegne, primo fra tutti Poste, dopo l’annuncio delle intenzioni del colosso americano dell’e-commerce di rafforzarsi ulteriormente proprio in questo comparto. Per non parlare, altro esempio lampante, della guerra a distanza di Bezos con Netflix per il dominio della tv in streaming.

E una conferma significativa di questa, al momento, inarrestabile ascesa di Amazon nei maggiori settori economici arriva  dall’andamento in Borsa del colosso americano: dall'inizio dell'anno ha guadagnato ben il 28%, con le proprie quotazioni che hanno raggiunto i massimi storici, toccando per la prima volta i 1.500 dollari ad azione.

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Giuseppe Cordasco

Sono nato e cresciuto ad Aarau nel cuore della Svizzera tedesca, ma sono di fiere origini irpine. Amo quindi il Rösti e il Taurasi, ma anche l’Apfelwähe e il Fiano. Da anni vivo e lavoro a Roma, dove, prima di scrivere per Panorama.it, da giornalista economico ho collaborato con Economy, Affari e Finanza di Repubblica e Il Riformista.

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