Esodati: come presentare le domande di tutela
Economia

Esodati: come presentare le domande di tutela

Una parte dei lavoratori rimasti senza un impiego e senza la pensione ha ancora tre settimane di tempo per inviare una istanza di salvaguardia alle Direzioni Territoriali del lavoro. Ecco cosa bisogna fare

Poco più di 3 settimane. E' l'intervallo di tempo entro il quale potrà essere presentata una domanda di tutela da parte degli esodati , cioè quei lavoratori che hanno firmato con la propria azienda un accordo per mettersi in mobilità e che rischiano di trovarsi presto senza un impiego e senza la pensione, per effetto dell'ultima riforma previdenziale voluta dal ministro del welfare, Elsa Fornero.

LA RIFORMA DELLE PENSIONI DI ELSA FORNERO

IL PROBLEMA DEGLI ESODATI

Entro il prossimo 21 novembre, molti esodati dovranno presentare una istanza alle Direzioni Territoriali del Lavoro (della propria zona di residenza), per certificare di essere in possesso dei requisiti per andare in pensione con le vecchie regole previste prima dell'entrata in vigore della Riforma Fornero.

LA BATTAGLIA CONTRO IL TEMPO DEL GOVERNO

La domanda, è bene ricordarlo, non è aperta a tutti, poiché il governo ha deciso di salvaguardare la platea degli esodati in maniera progressiva, estendendo le tutele a poco a poco, man mano che verranno trovate le coperture finanziarie. Per adesso, i beneficiari dei provvedimenti di tutela sono quelli indicati in un decreto interministeriale dell' 1 giugno scorso (in totale 65mila persone a cui se ne aggiungeranno presto altre 65mila circa).

IL NUOVO FONDO PER GLI ESODATI

CHI PUO' PRESENTARE L'ISTANZA
Nello specifico, per adesso la domanda può essere presentata da 4 diverse categorie di esodati. Eccole nel dettaglio.

1) I lavoratori che il 4 dicembre scorso (quando è stata approvata la riforma Fornero) erano stati esonerati dal servizio. Si tratta nello specifico di dipendenti pubblici che hanno più di 35 anni di contributi alle spalle e che, dal 2008 in poi, hanno accettato di essere messi a  riposo (con il pagamento di metà stipendio e dei contributi  previdenziali), in attesa di raggiungere il requisito dei 40 anni di carriera.

2) I lavoratori che, prima del 31 ottobre del 2011, avevano chiesto il congedo temporaneo dal lavoro per assistere dei figli con grave disabilità e che matureranno 40 anni di carriera entro i 24 mesi successivi all'inizio dello stesso congedo.

3) Tutti i dipendenti che hanno accettato dall'azienda degli incentivi all'esodo a livello individuale prima del 31 dicembre 2011, in attesa di maturare il diritto alla pensione con i vecchi requisiti precedenti la  riforma Fornero.

4) I lavoratori che, prima del 31 dicembre 2011, hanno accettato degli incentivi all'esodo in base ad accordi collettivi stipulati tra imprese e sindacati, con la prospettiva di ottenere poi l'assegno pensionistico con le vecchie regole.

I DOCUMENTI DA CONSEGNARE
Per presentare la domanda, bisogna compilare un modulo scaricabile online dal sito del Ministero del welfare . Il documento può essere inviato per posta elettronica alla Direzione Territoriale del lavoro della propria zona. L'elenco degli indirizzi email , è disponibile nel sito dello stesso ministero. In alternativa, l'istanza può essere inviata anche per posta ordinaria, attraverso una raccomandata con ricevuta di ritorno. Ogni richiedente deve allegare una copia del documento di identità. Inoltre, chi è stato congedato o esonerato dal lavoro (cioè appartiene alle prime due categorie di lavoratori), deve aggiungere un'autocertificazione, che attesta il possesso dei requisiti per l'accesso alle tutele. Chi invece ha ricevuto degli incentivi all'esodo (cioè appartiene alle ultime due classi di lavoratori), deve allegare anche la copia degli accordi di fuoriuscita firmati con la propria azienda.

Per eseguire le procedure, è consigliabile rivolgersi comunque agli uffici di qualche patronato sindacale, che possono fornire un utile supporto. In ogni Direzione Provinciale del Lavoro è stata istituita una commissione che valuterà le domande e giudicherà quelle idonee entro 30 giorni dal ricevimento, non oltre il 21 dicembre prossimo.

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Andrea Telara

Sono nato a Carrara, la città dei marmi, nell'ormai “lontano”1974. Sono giornalista professionista dal 2003 e collaboro con diverse testate nazionali, tra cui Panorama.it. Mi sono sempre occupato di economia, finanza, lavoro, pensioni, risparmio e di tutto ciò che ha a che fare col “vile” denaro.

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