Tributi Italia, all'inferno e ritorno
Economia

Tributi Italia, all'inferno e ritorno

L’ex concorrente di Equitalia riparte grazie a un nuovo socio. E all’uovo di Colombo trovato dal commissario straordinario

Tra i fallimenti d’impresa che lasciano a casa centinaia di lavoratori e i concordati preventivi che favoriscono i «furbetti» penalizzando creditori e fisco, a volte c’è spazio per soluzioni virtuose. Lo dimostra il caso di Tributi Italia, l’ex competitor numero uno di Equitalia nella riscossione dei tributi, che nel 2009 aveva raggiunto un portafoglio di 598 enti locali e un monte raccolta di 800 milioni di euro, prima di venire commissariata (anche) a causa dei guai giudiziari del suo pre- sidente Giuseppe Saggese.

L’8 gennaio scorso Serti, newco fondata dall’economista Carlo Fresa, ha firmato con il commissario straordinario della società Luca Voglino e il ministero dello Sviluppo economico l’accordo in base al quale rileverà non solo Tributi Italia ma anche, ed è la prima volta in Italia, l’intero organico senza alcun esubero. «La trattativa è durata diversi mesi, perché inizialmente Serti era interessata solo agli asset come i contratti in essere, ormai scesi a cinque» spiega Voglino a Panorama, «ma di fronte al loro business plan che prevedeva una crescita importante e dunque la necessità di assumere in fretta personale qualificato, abbiamo servito l’uovo di Colombo».

Nel dettaglio, Serti ha già riassorbito 33 impiegati e 3 dirigenti, mentre il resto dei 371 dipendenti dell’azienda commissariata sarà riassunto, a tempo indeterminato, entro il 2015. L’obiettivo è quello di approfittare del termine dell’esclusiva attualmente prorogato fino a giugno. Dopo quella data oltre 6 mila Comuni per i quali Equitalia effettua la riscossione di tributi e tariffe dovranno scegliere se mantenere quella concessione o bandire una nuova gara. In alternativa, potrebbero riportare il servizio al loro interno, con un’opzione che però si scontra con i vincoli di spesa e i limiti pesanti alle assunzioni. 

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Gianluca Ferraris

Giornalista, ha iniziato a scrivere di calcio e scommesse per lenire la frustrazione accumulata su entrambi i fronti. Non ha più smesso

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