Come diventare Environment and Safety Manager
Economia

Come diventare Environment and Safety Manager

Cosa fa, come si forma, dove lavora, quanto guadagna e l’intervista a un professionista del settore

Quando si pensa alle imprese si tende a ragionare sui prodotti finiti lasciando in secondo piano i processi intermedi, che risultano spesso critici e complicati. I temi legati all’ambiente e alla sicurezza del lavoro sono diventati sempre più importanti e la responsabilità di impresa ha assunto un ruolo sempre maggiore. Esistono nello specifico figure professionali deputate a occuparsi di questi aspetti.

IL CONTESTO IN CUI OPERA

Oggi tutte le aziende si trovano nella necessità di affrontare i temi legati ad ambiente e sicurezza come ad esempio il corretto smaltimento dei rifiuti, tecnologie appropriate per le emissioni in atmosfera e la depurazione delle acque, la qualità dell’ambiente di lavoro, la scelta di processi e modelli organizzativi con la finalità di minimizzare l’esposizione dei lavoratori a ogni forma di rischio. L’Environment & Safety Manager è il soggetto capace di dare le giuste risposte a questo genere di problemi.

COSA FA

L'Environment and Safety Manager cura il servizio di prevenzione e protezione di ambiente e sicurezza nelle aziende. È parte integrante dello staff direzionale e si interfaccia sia con i settori produttivi sia con le istituzioni pubbliche esterne per garantire da un lato la qualità dell’ambiente di lavoro e dall’altro la tutela dell’ambiente esterno nel rispetto delle norme e della salute pubblica in generale. Di regola svolge questa mansione avvalendosi di più collaboratori tecnici.

È dotato di capacità progettuale e della conoscenza del complesso di norme e regole amministrative che regolano la materia. Con la presenza in azienda della figura dell'Environment and Safety manager, ogni soggetto operante collabora attivamente alla gestione sicura del proprio ambiente di lavoro e della propria salute. In primis, il Medico del Lavoro, ma anche staff e dipendenti di ogni livello sono formati alla conoscenza delle regole e dei problemi di salute e sicurezza conseguenti al mancato rispetto di tali regole.

Nello specifico l'Environment and Safety manager disegna e gestisce il modello organizzativo di ambiente e sicurezza che meglio si applica alla specifica azienda, coordina l’attività formativa interna, predispone i piani di sicurezza e di emergenza, sovrintende ai controlli necessari per lo sviluppo di attività in sicurezza. Propone inoltre i processi innovativi capaci al tempo stesso di portare vantaggi economici all’impresa, oltre che di natura ambientale e di sicurezza. Esempi di questo tipo sono molteplici: processi basati sul minor consumo di reattivi e/o sulla loro sostituzione con altri meno inquinanti nell’industria chimica, processi con minore produzione di rifiuti, soluzioni con riciclo delle acque e conseguente risparmio idrico e così via.

COME SI FORMA

L’Environment & Safety Manager ha una preparazione di base ingegneristica che si integra con la conoscenza dei meccanismi di gestione delle aziende. Quindi un tecnico, dotato di grande capacità organizzativa e con una conoscenza dei temi di ambiente e sicurezza tale da renderlo anche propositivo per iniziative innovative di grande interesse economico per l’impresa.

A livello formativo esistono diversi percorsi di studio: la LIUC ha creato un corso magistrale rivolto a laureati triennali in materie scientifiche realizzato in collaborazione con l'Università dell'Insubria, che propone un corso di laurea triennale in Ingegneria della Sicurezza del Lavoro e dell'Ambiente. Altri percorsi formativi rivolti alla sicurezza sul lavoro sono proposti dall’Università di Roma “La Sapienza” (laurea e laurea magistrale) e dal Politecnico di Milano (laurea magistrale).

DOVE LAVORA

L'Environment and Safety manager ha la sua collocazione ideale nell’Azienda intesa in senso lato, quindi non solo l’impresa manifatturiera ma anche Aziende ospedaliere, Università, Aeroporti, grandi stazioni ferroviarie, cantieri, società di gestioni autostradali, ecc…; in sostanza ogni realtà produttiva o di servizio. Vi sono poi altre realtà di carattere istituzionale dove la figura dell'Environment and Safety manager può svolgere un ruolo molto significativo: Vigili del Fuoco, Comuni, Province, Regioni, Ministeri, Protezione Civile. Anche banche e assicurazioni si avvalgono di questa figura per la corretta analisi di sostenibilità e livello di rischio degli interventi. Molti manager preferiscono operare nel campo della libera professione in forma singola o associata mettendo a disposizione delle aziende le loro specifiche competenze.

QUANTO GUADAGNA

Per un laureato in questo campo si può indicare un reddito netto iniziale dell’ordine dei 2.000-2.500 € al mese. Una figura senior al pieno delle sue competenze, esperienza e responsabilità, il guadagno sale ben oltre i 5.000 €/mese.

L’INTERVISTA

Per entrare nel merito di questa professione abbiamo parlato con il Prof. Carlo Noè, Direttore della Scuola di Ingegneria Industriale della LIUC - Università Cattaneo che ha recentemente istituito un  nuovo percorso per la laurea magistrale di Ingegneria Gestionale dedicato alla figura dell'Environment and safety manager:

Perché nasce l'esigenza di creare un percorso di questo tipo?

Ambiente e sicurezza sono parte integrante, anzi vitale, della gestione di impresa. Le aziende che sanno affrontare compiutamente questi problemi investendo su processi sicuri e tecnologie pulite creano una prospettiva di crescita. Quelle che latitano per facili profitti immediati esponendo i lavoratori a rischi non hanno una lunga prospettiva. Oggi il mercato richiede modernità e capacità d’innovazione continua. Un’impresa che innova nella tutela di ambiente e sicurezza ha un intrinseco valore sociale oltre che imprenditoriale e questo è riconosciuto con specifiche certificazioni di qualità che accreditano l’impresa verso il mercato, verso le istituzioni e l’opinione pubblica e concedono all’impresa percorsi privilegiati per l’accesso ai finanziamenti. La figura dell’Environment & Safety Manager rappresenta il perno, fatto di competenze tecniche e culturali, sul quale edificare e far crescere questo modello virtuoso di impresa.

Quali carenze nel panorama lavorativo deve colmare?

Oggi questi esperti sono in numero largamente insufficiente rispetto al fabbisogno. La carenza viene colmata con brevi corsi di formazione di laureati o diplomati nelle più disparate discipline, cosa che potrebbe non consentire una reale qualificazione ai partecipanti. Ciò che serve effettivamente è formare laureati specificatamente esperti in ambiente e sicurezza, sull’esempio di quanto sta facendo la LIUC.

A chi è maggiormente indicato il percorso?

Il percorso di laurea magistrale è indicato per i laureati in discipline scientifiche e in particolare per i laureati in ingegneria. La differenza significativa introdotta dalla LIUC è l’orientamento a carattere manageriale, volto cioè alla formazione di professionisti capaci di svolgere un ruolo di coordinamento del team di tecnici che contribuiscono al servizio di prevenzione e protezione di ambiente e sicurezza sui luoghi di lavoro. Per questa ragione la preparazione del laureato magistrale parte da una solida base di conoscenze negli aspetti di gestione d’impresa sulla quale poi sviluppare la formazione rivolta alla gestione di ambiente e sicurezza, alle scelte tecnologiche per la difesa dall’inquinamento, la gestione dei rischi, i piani di sicurezza, i modelli organizzativi della sicurezza.

Come si struttura il percorso?

Il corso prevede nel primo anno insegnamenti a maggior contenuto gestionale e di approfondimento dei metodi quantitativi. Nel secondo anno sono affrontati temi più specifici che vogliono dare una caratterizzazione disciplinarmente forte del curriculum dello studente. I principali argomenti trattati sono:

- la gestione dell’ambiente nell’industria (acqua, aria, rifiuti, eventuale bonifica siti);

- la gestione della sicurezza nell’industria (sicurezza processi industriali, sicurezza del lavoro, prevenzione antincendio, adempimenti per aziende soggette a rischio di incidente rilevante, pianificazione e gestione del trasporto delle merci pericolose);

- la formazione del personale e gli adempimenti aziendali connessi coi rischi.

Una caratteristica rilevante del percorso di Laurea Magistrale della LIUC è l’adozione di metodologie formative capaci di trasmettere le conoscenze tecnico-disciplinari e, contemporaneamente, di sviluppare competenze metodologiche e capacità relazionali. Per questo motivo, soprattutto nell’ultimo anno del percorso di studio sono enfatizzate le forme di didattica interattiva e i lavori di gruppo con dimensione progettuale interdisciplinare.

Come è considerata questa figura in Italia?

L’Unione Europea ha posto ambiente, salute e sicurezza sul lavoro al centro della propria politica sociale tanto da inserire questo trinomio nei punti fondamentali dei propri trattati. Da diversi anni questi tre aspetti sono sostenuti dal mondo imprenditoriale e dalle forze sociali. La stessa opinione pubblica è sensibilizzata sul tema e le giovani generazioni in procinto di avviarsi ai corsi universitari ne comprendono la rilevanza prendendo in seria considerazione corsi di laurea che ne trattino gli aspetti. Questo non toglie che, per valorizzare appieno la figura, sia necessaria un’ulteriore crescita sul piano culturale generale.

Quanta richiesta c’è in Italia e all’estero di questa figura?

Questa figura è molto ricercata in Italia come all’estero. Le prospettive di lavoro sono sicure e attraenti secondo l’opinione espressa da giovani laureati che hanno intrapreso questa carriera. La maggior parte trova ovviamente impiego in Italia e anche il settore pubblico offre sbocchi interessanti. Un numero significativo di laureati, attratto dall’estero, si inserisce in aziende multinazionali ove è possibile vivere esperienze molto interessanti. Un esempio: un giovane Environment & Safety Manager ha la responsabilità della redazione dei piani per ambiente e sicurezza per la costruzione di piattaforme off-shore e, dalla base di lavoro in Italia, viaggia frequentemente nei siti dove vengono allestiti i cantieri. Oggi trentenne, molto soddisfatto e molto ben remunerato.

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Luca Orioli

Mi chiamo Luca, classe '83, esperto di comunicazione, giornalista free lance e 'startupper' da una vita con una decina di progetti chiusi nel cassetto che stanno lentamente prendendo forma. Appassionato di fotografia e serie tv, ho una formazione umanistica e l’estremo bisogno di vedere cose nuove.
Qualche anno fa, terminata l’Università [degli Studi di Milano, laurea in Scienze dei Beni Culturali], mi sono ritrovato un po’ spaesato nell’affacciarmi sul mondo del lavoro. Leggevo annunci dove ricercavano account, responsabili risorse umane, project manager o community manager, etichette che sembravano nascondere un mondo, ma per me completamente prive di significato. Dopo diverse esperienze ho intrapreso la strada che sto percorrendo oggi, ma da quel momento è rimasta l'esigenza di tradurre in parole comprensibili il mondo delle professioni. Così nasce il mio blog, Lavoro in Corso.

Vuole essere un Virgilio nella giungla dell'impiego, una traccia per esplorare il panorama del lavoro tra professioni emergenti, opportunità sommerse, esperienze vissute e capire in cosa consiste un determinato profilo, come intraprenderlo, quale percorso fare e le competenze necessarie per arrivarci.

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