Easyjet ci lascia il bagaglio a mano, ecco perché
Economia

Easyjet ci lascia il bagaglio a mano, ecco perché

Nuove strategie e politiche per conquistare lo spazio aereo in vista della stagione estiva

"Bagaglio a mano garantito" è questa una delle novità lanciate da Easyjet in vista del trafficato periodo estivo in arrivo. Dal 2 luglio, il colosso inglese dei voli "senza fronzoli" garantirà a tutti i passeggeri di portare a bordo il proprio bagaglio a mano, purché questo non superi le dimensioni 50x40x20, ruote e maniglie compresi. Le valigie che dovessero superare queste ridotte dimensioni, fino ai limiti previsti dalla politica del gruppo (56x45x25) sui bagagli a mano, saranno comunque trasportate senza ulteriori oneri, ma qualora lo spazio a bordo non fosse più disponibile, saranno caricate in stiva e ritirate all'arrivo.

In questo modo, spiega la terza compagnia aerea in Italia, si assicura la certezza del bagaglio  a bordo a tutti quei passeggeri che lo necessitassero. Un elemento sempre più ricercato dai turisti del week end lungo che temono di perdere preziose ore di vacanza in aeroporto in attesa di valigie che non arrivano. Ovviamente si tratta di una strategia studiata per la prossima estate quando sui voli potrebbe esserci difficoltà a trovare spazio persino per una borsetta. Tanto più che, già senza vacanze estive, nel primo semestre del nuovo esercizio (chiuso a fine marzo), Easyjet ha presentato un fattore di riempimento (load factor) decisamente elevato e pari all'88,6% (+1,7%) a fronte di un aumeno del posti del 3,3% (in tutto sono 30 milioni).

"L'obiettivo principale è migliorare la soddisfazione dei passeggeri senza compromettere il livello di puntualità della compagnia, né creare costi addizionali per i propri passeggeri" spiega la società che poi sottolinea: "Easyjet non applica costi aggiuntivi per il trasporto i bagagli a mano a bordo, e non prevede limiti di peso". A differenza di molte altre compagnie low cost o anche di bandiera. E in effetti il rebus dei bagagli a mano è una delle croci dei vacanzieri: districarsi tra regole e dimensioni differenti non è sempre semplici. Ryanair e Vueling  prevedono un limite di peso massimo  di 10 kg. Wizz Air, al di sopra di limitatissime dimensioni, chiede per i bagagli a mano 10 euro alla prenotazione, una cifra che sale evidentemente al check in.

Si tratta di scelte strategiche differenti: attaccarsi ad ogni appiglio disponibile (Michael O' Leary a un certo punto minacciava persino di far pagare la toilette) per spillare soldi ai passeggeri più disattenti o comunque meno abituati a cavarsela nel complesso labirinto tariffario, o cercare di soddisfare il cliente nei tempi, pur nei tempi e nei modi di una compagnia aerea low cost puntando sull'effetto passaparola e sul suo ritorno. Ognuno percorre la sua strada. "Non siamo in concorrenza con Ryanair. Noi voliamo solo su aeroporti primari" aveva recentemente dichiarato Carolyn McCall , numero uno del gruppo per poi specificare: "La nostra strategia è completamente diversa sia per quanto riguarda l'approccio con i clienti, che il rapporto con gli aeroporti e la politica di gestione del personale".

I taglie le efficienze in effetti possono essere trovati anche altrove. Riducendo ad esempio le attività in aeroporto, e il personale dedicato, anche grazie a un rafforzamento delle ptenzialità del digitale. In questo senso la compagnia aerea inglese ha recentemente introdotto la Mobile Boarding Pass (carta di imbarco sui dispositivi mobili) con una sperimentazione su sei aeroporti (Londra Stansed, Londra Southend, Manchester, Edimburgo, Amsterdam e Nizza).  E i dati sempreano dare ragione al gruppo inglese di base a Londra Luton. Easyjet finora ha dimostrato di aver trovato una strategia di business vincente. Crisi o non crisi, il gruppo ha registrato nel primo semestre del nuovo esercizio (quello che, in assenza delle ferie, ha un peso inferiore un giro d'affari crescere di 1,6 miliardi di sterline  (+9,3%) e  perdite per 61 milioni, praticamente dimezzate rispetto a un anno fa. Si consideri che in un anno di crisi come il 2012, la compagnia aerea britannica, ha conquistato conti da record: 3,85 miliardi di sterline (+11,6%) e 317 milioni di utile pretasse (+27,9%) I taglie le efficienze in effetti possono essere trovati anche altrove

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Cinzia Meoni