Drutex, il marketing e il calcio: una strategia all'attacco
Economia

Drutex, il marketing e il calcio: una strategia all'attacco

Vendere finestre e tapparelle usando il pallone (e Andrea Pirlo): una storia di successo di Made in Poland

(Informazione pubblicitaria)

Nel Bel Paese abbiamo imparato a conoscerli soprattutto grazie alla presenza di Andrea Pirlo nei loro spot, pronto a palleggiare in TV fra finestre e portoni.

Una scelta vincente, che ha portato la maggior parte degli italiani a conoscere il marchio Drutex - fra i leader nel mercato dei serramenti - in poco tempo, sfruttando una delle nostre grandi passioni: il calcio.

"Il calcio semplicemente unisce le persone - ci ha raccontato Leszek Gierszewski, Presidente di Drutex - e Andrea Pirlo è un top player con enorme esperienza, grandi capacità, ammirato non solo dagli italiani ma anche da fan di tutto il mondo. Gode di grande reputazione ed ha personalità".

E come dargli torto. Ma Drutex non si è limitata al solo Pirlo, e ha abbracciato anche altri campioni del pallone, dal tedesco Philipp Lahm (del Borussia) al polacco Błaszczykowski (ora alla Fiorentina).

Strategia semplice ma efficace, quasi da manuale di marketing: sfruttare una passione riconoscibile per raccontare (e vendere) un argomento ostico come possono essere finestre, porte, portoni, tapparelle.

"Abbiamo avviato una strategia mai realizzata prima da altre aziende del settore e che si è rivelata vincente per la costruzione e il rafforzamento della nostra posizione sul mercato. Ma questo risultato è reso possibile soprattutto dai 30 anni di esperienza e dagli investimenti di milioni di Euro in sviluppo di prodotti, soluzioni innovative, capacità produttiva e - appunto - in attività di marketing".

In Drutex tutto questo lo dicono con un certo orgoglio - dopotutto, sponsorizzano una squadra di calcio in Polonia da oltre 12 anni - così come raccontano senza falsa modestia i successi dell'azienda in un contesto difficile come quello italiano, dove il Made in Italy la fa sempre da padrone, ed è difficile scalfire un certo pregiudizio, che ormai dovremmo avere superato, nei confronti dell'est Europa.

Come ci sono riusciti? Conoscendo il mercato, e con un forte spirito di adattamento:

"I nostri prodotti non sono stardardizzati ma vengono adeguati al mercato di riferimento e alle preferenze dei clienti e la loro alta qualità è attestata da certificazioni rilasciate da istituzioni riconosciute a livello internazionale. In Italia, oltre alla modernità del prodotto e all’eleganza del design, sono molto importanti anche aspetti come velocità di consegna, servizio post-vendita, garanzia. Noi garantiamo i più brevi tempi di consegna in tutta Europa (solo 7 giorni) e servizi altamente competitivi".

Una conoscenza che ha permesso al reparto di Ricerca & Sviluppo dell'azienda di analizzare i desideri dei clienti e di portare innovazione anche in un settore che, a uno sguardo superficiale, potrebbe avere poco di nuovo da raccontare. "Partiamo dall’osservazione del mercato ma stabiliamo anche nuovi trend", ci ha detto Gierszewski, sottolineando come i gusti degli italiani siano cambiati negli anni, con una sempre maggiore richiesta di forme, colori e materiali capaci di integrarsi appieno con lo stile della propria abitazione. Anche la casa è diventata uno status symbol, e ogni dettaglio - in questi casi - è fondamentale.

Con un occhio, ovviamente, all'ecologia, con i prodotti Drutex in grado di rispondere "ai più severi parametrici in termini di efficienza energetica".

Intanto la strategia di marketing e di prodotto di Drutex ha ripagato molto, in un periodo di crisi economica che continua a farsi sentire, e ha permesso all'azienda di crescere e investire: "Dico sempre che una crisi o un rallentamento costituiscono il momento ideale per effettuare investimenti importanti, chi non lo fa semplicemente perde il mercato. - ha sottolineato Gierszewski - Abbiamo portato avanti un grande lavoro negli ultimi tempi e anno dopo anno registriamo una crescita a due cifre, a conferma della giusta direzione intrapresa".

Direzione che prevede la costruzione di nuovi poli produttivi, come quello di 25.000 metri quadrati che andrà ad affiancare quello reso operativo a ottobre 2014. Un capannone di circa 30.000 metri quadrati. "Corrispondenti a 4 campi da calcio", ha detto Leszek Gierszewski. Che il calcio, a quanto pare, ce lo ha proprio nel sangue.

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