Dote Aspi: cos'è e chi potrà incassarla
Economia

Dote Aspi: cos'è e chi potrà incassarla

Come funziona l'incentivo alle assunzioni che permette alle aziende di incassare il 50% dei sussidi spettanti al lavoratore. Bloccato l'aumento al 70%

Prima incrementata, poi ridotta per mancanza di coperture finanziarie. E' quanto è capitato alla Dote Aspi, il nuovo sussidio alle assunzioni introdotto dal governo Letta con il Decreto Lavoro . Si tratta di un indennità in denaro che verrà riconosciuta a tutte le imprese che reclutano nel proprio organico un beneficiario dell'Aspi (Assicurazione sociale per l'impiego), il sussidio per i disoccupati introdotto con la riforma del welfare che porta la firma dell'ex-ministro Elsa Fornero. Secondo le disposizioni del Decreto lavoro, un'impresa che assume un disoccupato avrà diritto al 50% degli assegni Aspi che spetterebbero al dipendente.

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Per rendere ancor più efficaci gli incentivi, un emendamento bipartisan presentato in Senato da Maria Grazia Gatti del Pd e da Salvatore Sciascia del Pdl ha proposto di aumentare dal 50 al 70% la quota di Aspi riconosciuta alle aziende. La Commissione Bilancio di Palazzo Madama ha bocciato però il provvedimento poiché non ci sono abbastanza soldi pubblici per finanziarlo. Dunque, la Dote Aspi è tornata nella sua versione originaria e bisognerà aspettare ancora un po' di tempo per vederla entrare a regime, tra  provvedimenti attuativi e circolari esplicative dell'Inps.

COME FUNZIONA L'INCENTIVO

Anche se è ancora presto per analizzare nel dettaglio il meccanismo di funzionamento del nuovo sussidio, non è però difficile capire quali imprese avranno diritto alla Dote Aspi e quali tipi di assunzione verranno maggiormente agevolate. Per avere l'incentivo, le aziende dovranno assumere con un contratto a tempo indeterminato un lavoratore senza impiego che già incassava (o stava per incassare) l'indennità di disoccupazione. La somma di denaro erogata alle imprese sarà pari appunto al 50% dell'assegno spettante al licenziato, per le mensilità non ancora percepite.

UN ESEMPIO CONCRETO

Se un disoccupato ha diritto a incassare 900 euro al mese di Aspi per ancora 6 mesi, l'azienda potrà percepire un incentivo di 450 euro ogni 30 giorni, per un intero semestre. Questo meccanismo dovrebbe favorire dunque soprattutto alcune categorie di lavoratori, cioè quelli che hanno perso il posto da poco tempo. Più breve è il periodo di disoccupazione, infatti, maggiore sarà l'ammontare dei sussidi che il dipendente non ha ancora percepito e, di conseguenza, più elevato sarà anche l'importo degli incentivi spettanti all'azienda. Va ricordato che la durata dell'Aspi è fissata nel 2013 a 8 mesi e a 12 mesi soltanto per chi ha superato i 50 anni di età. Per gli ultra 55enni, invece, nel 2014 il sussidio si protrarrà per 14 mesi.

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Andrea Telara

Sono nato a Carrara, la città dei marmi, nell'ormai “lontano”1974. Sono giornalista professionista dal 2003 e collaboro con diverse testate nazionali, tra cui Panorama.it. Mi sono sempre occupato di economia, finanza, lavoro, pensioni, risparmio e di tutto ciò che ha a che fare col “vile” denaro.

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