Disoccupazione, il record di fine anno
Franco Silvi/Ansa
Economia

Disoccupazione, il record di fine anno

A novembre il tasso dei senza lavoro sale in Italia al 13,4% e al 43,9% tra i giovani, mentre in Germania c'è un boom di occupati

Un nuovo record a novembre. E' quello toccato dalla disoccupazione italiana che, secondo l'Istat, nel penultimo mese dell'anno ha toccato il 13,4%, facendo registrare un aumento dello 0,2% rispetto a ottobre. Tra i giovani di età compresa tra il 15 e i 24 anni, il tasso dei senza lavoro è balzato invece al 43,9% a novembre, con una crescita dello 0,6% nell'arco di soli 30 giorni.


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Il mercato del lavoro italiano, dunque, è in forte sofferenza e il numero di nostri connazionali che oggi sono senza un impiego ha raggiunto i 3 milioni e 457mila unità, di cui 729mila hanno meno di 25 anni di età. Ancor più desolanti, per certi aspetti, sono i dati sulla quantità di occupati, cioè di italiani con meno di 65 anni che lavorano. A novembre sono diminuiti di 48mila unità, con una flessione dello 0,2%, sia su base mensile che su base annua. Si tratta di un calo che segue quello già registrato a ottobre e che spezza la serie positiva che si era invece registrata invece fino a settembre, quando il tasso di occupazione aveva mostrato timidi segnali di ripresa.


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Mentre dall'Istat arrivano pessime notizie, il mercato del lavoro della Germania continua a viaggiare con il vento in poppa. L'ufficio di statistica tedesco Destat ha infatti comunicato i dati sul numero di disoccupati di dicembre, che sono scesi di 27mila unità, cioè oltre le previsioni, portando il tasso di disoccupazione nel paese ad appena il 6,5%, meno della metà di quello registrato in Italia. Buone notizie ci sono state anche per altri membri dell'Eurozona, dove a novembre la disoccupazione è scesa mediamente dall'11,9 all'11,5% su base annua, mentre è rimasta invariata rispetto a ottobre. La quota dei senza lavoro ha mostrato invece una flessione dello 0,1%, attestandosi su una media di 10 punti percentuali, in tutti i 27 paesi dell' Ue. L'occupazione europea, insomma, oggi viaggia a due velocità e l'Italia, purtroppo, è tra le nazioni che stanno in coda.


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Andrea Telara

Sono nato a Carrara, la città dei marmi, nell'ormai “lontano”1974. Sono giornalista professionista dal 2003 e collaboro con diverse testate nazionali, tra cui Panorama.it. Mi sono sempre occupato di economia, finanza, lavoro, pensioni, risparmio e di tutto ciò che ha a che fare col “vile” denaro.

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