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Economia

Digital reputation: 4 consigli per migliorarla

Un restyling costante della nostra immagine online è fondamentale. Dalla mappatura alla promozione del "best of me" ecco cosa fare

Negli articoli precedenti a questo all'interno del blog abbiamo velocemente visto come organizzare i nostri contenuti; è arrivato il momento di imparare e difenderli. In che senso? Il web è un mare magnum di contenuti e rimandi (si tratta infatti non a caso di una rete composta di link); allora, ogni contenuto che sia riconducibile a noi può incidere nel bene o nel male sulla nostra reputazione. Ripeto: ogni contenuto, perfino la foto dell’ultima cena in osteria in cui abbiamo un tantino esagerato col vino rosso, capito?!

Bisogna dunque prevedere un restyling costante della nostra digital reputation. Come si fa?
- In primo luogo, mappandoci. Cioè: digitando il nostro nome e cognome su Google (od altro motore di ricerca) per sapere con esattezza cosa viene fuori sul nostro conto.
- Secondo: facciamo una lista buono/cattivo, in cui scremiamo il nostro ritratto separando ciò che ci occorre e mettiamo a latere ciò che ci danneggia.
- Terzo: eliminiamo tutto ciò che danneggia il nostro ritratto pubblico. Facciamo sparire foto compromettenti delle nostre bravate in gioventù, usiamo qualche accortezza (filtraggio) anche nella pubblicazione di nuove foto o contenuti.
- Quarto: promuoviamo il “best of me”. Che non significa soltanto esaltare e salvaguardare ciò che di buono abbiamo sinora fatto, ma anche, specularmente, dedicare tempo ed attenzione a produrre qualcosa di ottimo che il nostro Talento ci ispira, per poi metterlo in rete aumentando la nostra quotazione. Siamo scrittori in erba? Scriviamo e postiamo. Siamo architetti alle prime armi? Progettiamo e postiamo, e così via.
 
Non solo: considerato che viviamo in un mondo costruito sulle relazioni sociali, facciamoci aiutare da ciò che le massimizza. Creiamoci subito un profilo LinkedIN che sia completo (se siamo competenti creiamolo direttamente in inglese). Come? Prendendo il nostro cv (qui le indicazioni di come farlo al meglio), ed inserendo le informazioni che meglio ci caratterizzano. Idem dicasi, se il nostro profilo professionale lo permette, per YouTube, Twitter e Google Plus: ogni nuovo account accresce esponenzialmente la nostra visibilità, le nostre reti sociali e, di qui, la nostra reputazione.

Ovviamente, dovremo poi mantenere una solida costanza per manutenere il tutto, serve che ve lo dica?
Altro consiglio: perché non costruirsi uno spazio web personale, in forma di sito o blog? Tenete presente che in questo caso, oltre ad imparare la sottile arte della reputation, stiamo anche aumentando le nostre skills con competenze informatiche che risulteranno oggi come oggi mooolto appetibili sul mercato.
Detto questo, che aspettate a mettervi alla prova?

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Giordano Fatali

President & Founder di HRC Academy, il Network dei Direttori del Personale con oltre 400 tra le più grandi e prestigiose aziende italiane e multinazionali, è stato Direttore del Personale e HR Manager in Todini Costruzioni Generali, TAV-Gruppo Ferrovie dello Stato e Gruppo Buffetti, nonché Business Consulting Manager in Mercuri Urval, Arthur Andersen Mba e Coopers & Lybrand. In venti anni di esperienza si è sempre occupato di Mercato del Lavoro e scenari economici, sia come analisi delle dinamiche occupazionali in atto nel nostro Paese, sia dal punto vista politico-istituzionale ponendosi come interlocutore privilegiato con i più importanti esponenti del Paese. Ad oggi si occupa anche di Executive Search mirata sugli HR Director. Negli ultimi dieci anni ha curato numerose rubriche, in tv e sulla carta stampata, dedicate ai temi del lavoro. È autore di cinque libri di ambito manageriale e il sesto è in uscita

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