Dieci ceo da tenere d’occhio quest’anno
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Economia

Dieci ceo da tenere d’occhio quest’anno

Ecco chi sono i top manager che si trovano a fronteggiare le sfide più grandi

Mary Barra è stata nominata lo scorso dicembre amministratore delegato di General Motors. Con 33 anni di servizio all’attivo, il primo ceo donna della casa automobilistica si è già fatta notare per la propria influenza sul design, sull’organizzazione interna, sulle vendite e, in generale, sulla qualità delle auto a marchio Gm. Con queste premesse alle spalle, Barra deve adesso traghettare l’azienda verso il futuro. Ma Barra non è la sola ad avere di fronte mesi impegnativi. Business Insider, infatti, ha compilato la classifica dei top manager da tenere d'occhio quest'anno.

A quasi dieci anni dal lancio del sito di news digitali Mashable, Pete Cashmore ha deciso di aprire per la prima volta la porta agli investitori. Il primo round di finanziamento da 13,3 milioni di dollari sarà usato per esplorare nuove aree di informazione e per aprire altri uffici nel mondo. A soli 28 anni, Cashmore – nonostante avesse anticipato l’intenzione di vendere il sito a Cnn nel 2012 – si è allontanato dal modello di business di chi crea per vendere e per rimettersi in gioco, dimostrando il suo impegno per far crescere Mashable. Arrivato a novembre dello scorso anno, il nuovo ceo di Blackberry John Chen ha deciso di ritornare alle origini e di ripristinare la tastiera sui device. A quanto pare, Chen ha capito che inseguire la concorrenza dei touch screen non paga, mentre migliorare l’esistente può trasformarsi in un vantaggio competitivo. 

In Apple, l’amministratore delegato Tim Cook ha promesso che il 2014 sarà un anno importante per l’azienda, non solo per i prodotti che si ipotizzano sulla rampa di lancio (tipo l’iPad da 12,9 pollici), ma anche per l’arrivo di nuovi talenti. E’ un esempio l’ingaggio di Angela Ahrendts, ceo Burberry, che ad aprile assumerà la carica di senior vice president of retail  con l’obiettivo di rivitalizzare il business dei punti vendita Apple. Sotto i riflettori c’è anche Kazuo Hirai, ceo di Sony che ha annunciato l’arrivo, atteso per l’estate, di “PlayStation Now”, un servizio di gaming basato sul cloud che darà accesso ai giocatori a videogame PlayStation di precedenti generazioni e permetterà anche di giocare da supporti come i tablet. 

Secondo le voci, con l’arrivo del nuovo ceo Jonathan Lu per Alibaba, il sito di e-commerce etichettato come l’eBay cinese, il 2014 potrebbe essere l’anno della quotazione. Il sito sarebbe valutato cento miliardi di dollari. Il che, anche per Marissa Mayer, ceo di Yahoo, sarebbe una buona notizia, visto che l’azienda americana ha annunciato l’intenzione di voler cedere le proprie quote in Alibaba in occasione della quotazione. A 47 anni, il nuovo ceo di Wal-mart Doug McMillon è chiamato a contrastare la crescente competizione dei rivenditori online. Vista l’esperienza – McMillon è un veterano della catena americana -, gli osservatori scommettono sul fatto che il nuovo manager cercherà di far crescere il gruppo sui mercati internazionali. Sotto la sua guida, le operazioni internazionali sono cresciute fino a rappresentare il 29% del totale del giro d’affari dell’azienda.  

Per il 2014, Tesla Motors ha in programma l’allargamento della rete di stazioni ricarica "SuperCharger" e concorre con GM per la produzione di auto elettriche economiche. L’altra società di Elon Musk, Space Esploration, ha ottenuto due contratti con l’US Air Force per il lancio di satelliti militari e sfida altre aziende nel lucrativo mercato dei lanci per le forze armate. Nell’elenco, non poteva mancare Larry Page di Google che lavorerà per creare nuovi servizi e tecnologie che possano aiutare a risolvere i problemi delle persone. In questo senso, dunque, va letta l’acquisizione da 3,2 miliardi di dollari di Nest che produce termostati e rilevatori di fumo e monossido di carbonio collegati a internet. Infine, Satya Nadella è stato chiamato a prendere in mano le redini di Microsoft per il dopo Ballmer per proiettare Microsoft verso un futuro fatto di cloud e mobile.

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Stefania Medetti

Sociologa e giornalista, ho barattato la quotidianità di Milano per il frenetico divenire dell'Asia. Mi piace conoscere il dietro le quinte, individuare relazioni, interpretare i segnali, captare fenomeni nascenti. È per tutte queste ragioni che oggi faccio quello che molte persone faranno in futuro, cioè usare la tecnologia per lavorare e vivere in qualsiasi angolo del villaggio globale. Immersa in un'estate perenne, mi occupo di economia, tecnologia, bellezza e società. And the world is my home.

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