Riforma del lavoro, le cinque novità del decreto
Economia

Riforma del lavoro, le cinque novità del decreto

Incentivi alle assunzioni, rinnovo dei contratti, tirocini, garanzia per i giovani e nuovo collocamento. Il lavoro tenta di ripartire da qui

Ecco le cinque novità principali del decreto sul lavoro che porta la firma del ministro Enrico Giovannini e che sfrutta i fondi europei destinati alle politiche del lavoro e in scadenza entro la fine dell'anno.

- Incentivi alle assunzioni a tempo indeterminato di lavoratori giovani attraverso un bonus pari a un terzo della retribuzione lorda.
CHI PUO' RICEVERE L'INCENTIVO

- Rinnovo dei contratti: il decreto parla di contratto a tempo indeterminato in relazione a quei contratti stipulati entro una data di 10 giorni per un contratto di 6 mesi e di 20 per un contratto superiore ai 6 mesi. È un radicale cambiamento rispetto a quanto previsto dalla legge Fornero che stabiliva rispettivamente 60 e 90 giorni.

- Tirocini e istruzione professionale: sono stati stanziati 15 milioni di euro di incentivi per i tirocini curriculari della durata minima di 3 mesi. Al massimo 200 euro a studente. Inoltre è stato aumentato di 5 milioni di euro per il 2014 il Fondo per l'istruzione e la formazione tecnica superiore da investire in percorsi di istruzione e formazione professionale

- Via libera alla "Garanzia per i giovani" europea
DI COSA SI TRATTA

- Viene riorganizzata la banca dati delle politiche attive e passive, ovvero il registro delle richieste di lavoro, delle competenze

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