Ddl concorrenza, le 6 liberalizzazioni da conoscere
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Ddl concorrenza, le 6 liberalizzazioni da conoscere

Il governo ha dato il via libera al disegno di legge che, tra le altre, rivede le norme per avvocati, Rc auto, mercato del gas e libri

Il Consiglio dei ministri odierno, come d’altronde ampliamente previsto, ha approvato il cosiddetto Ddl concorrenza, un disegno di legge, che passerà ora al vaglio di Camera e Senato, nel quale si rivedono le regole di mercato per tutta una serie di settori. Sei sono le novità principali in tema di liberalizzazioni introdotte: vediamole nel dettaglio.

1 - Avvocati e notai

La novità più rilevante è quella che dovrebbe permettere agli avvocati di costituire società multidisciplinari facendo partecipare anche i soci di capitali non professionisti. Per i notai invece si prospetta un vero e proprio di giro di vite con una forte iniezione di elementi concorrenziali. In particolare il governo punterebbe ad ampliare il bacino di attività modificando il rapporto tra posto notarile e abitanti. Inoltre ci sarebbe l’abolizione degli atti notarili per piccole compravendite, come box e cantine, e per le srl semplificate.

2 - Rc Auto

Prende corpo la proposta, lanciata già in passato senza successo dal decreto Destinazione Italia del 2013, di obbligare le compagnie assicurative a prevedere dei forti sconti sulle polizze Rc auto a favore di quegli automobilisti che decideranno di installare le nuove scatole nere sui propri veicoli  o che accetteranno di eseguire i lavori di riparazione dopo un incidente in officine convenzionate con le stesse compagnie.

3 - Mercato del gas

In questo settore la partita si gioca sui tempi fissati per l’abolizione del cosiddetto mercato tutelato. Con la sua abolizione infatti, i clienti potrebbero aderire soltanto alle offerte libere, con tutti i rischi di una concorrenza che potrebbe anche non scattare in maniera efficiente. Sulla materia sembra essere stato raggiunto comunque un compromesso sulla data di tale passaggio “epocale”, che inizialmente era stata fissata al 30 giugno 2015 per tutti i clienti interessati, ossia piccole imprese e famiglie.

4 - Libri

Potrebbe cadere, anche se su questo fronte ancora non è arrivata una decisione definitiva, il limite massimo di sconto sui libri che la “legge Levi” aveva a suo tempo fissato nel 15%. Un suo superamento porterebbe benefici soprattutto ai grandi gruppi editoriali, mentre le piccole librerie ne verrebbero penalizzate.

5 - Taxi e noleggio

Il governo ha deciso di rimettere le mani su una materia che in passato si è dimostrata particolarmente delicata. Alle viste ci sarebbe infatti la modifica del regime relativo a taxi e noleggio con conducente. Verrebbe abolito innanzitutto l'obbligo di situare la sede del conducente del mezzo e della rimessa esclusivamente nel territorio del Comune che ha rilasciato l'autorizzazione. Inoltre cadrebbe anche la norma per cui le auto a noleggio con conducente possono ricevere prenotazioni solo presso l'autorimessa. Un provvedimento quest’ultimo che, come già accaduto in passato, potrebbe portare nuovamente sulle barricate i taxisti, visto che da molti è stato letto come un favore fatto a servizi tipo quelli offerti da Uber.

6 - Editoria e telefonia

Fronte caldo anche quello della telefonia con la proposta del governo di prevedere il recesso dai contratti per telefonia e tv senza spese né penali, anche a fronte di costi che i gestori possono ritenere giustificati. In materia di editoria infine, si sta pensando di resuscitare una vecchia e molto discussa norma che, eliminata a suo tempo dal Decreto Destinazione Italia, obbligherebbe  i motori di ricerca che intendono indicizzare o pubblicare news a definire un accordo economico di massima con gli editori.

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Giuseppe Cordasco

Sono nato e cresciuto ad Aarau nel cuore della Svizzera tedesca, ma sono di fiere origini irpine. Amo quindi il Rösti e il Taurasi, ma anche l’Apfelwähe e il Fiano. Da anni vivo e lavoro a Roma, dove, prima di scrivere per Panorama.it, da giornalista economico ho collaborato con Economy, Affari e Finanza di Repubblica e Il Riformista.

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