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ANSA/ EPA/ABIR SULTAN
Economia

Dazi, ecco come l’Europa risponde alla sfida di Trump

Scattano da oggi le contromisure doganali dell’Unione, che colpiranno marchi simbolo quali Levi's, Nike, All Stars, Kellog's e Harley Davidson

La guerra dei dazi scatenata dal presidente americano Donald Trump verso l’acciaio e l’alluminio europeo, da unilaterale diventa bilaterale. La Commissione di Bruxelles ha deciso infatti che proprio da oggi scatteranno le misure di riequilibrio, così sono state definite, in risposta a quello che viene considerato un vero e proprio attacco di Washington al libero commercio internazionale.

In sostanza, l’Unione europea ha deciso di introdurre una serie di propri dazi doganali che andranno a colpire  prodotti iconici a stelle e strisce, dai jeans al bourbon whisky, ma anche barche, scarpe da ginnastica, cereali, mais, tabacco, riso, burro d'arachidi e moto. Un lungo elenco che comprende marchi simbolo come Levi's, Nike, All Stars, Kellog's e Harley Davidson.

Quanto valgono i dazi europei

Le tariffe “punitive” adottate da Bruxelles riguarderanno immediatamente un elenco di prodotti, sopra citati, del valore di 2,8 miliardi di euro.

In una nota, la Commissione precisa però che come riferimento totale dei dazi da applicare è stato considerato il valore delle esportazioni europee di acciaio e alluminio colpite dalle misure statunitensi, che valgono 6,4 miliardi euro.

Per quanto riguarda quindi i rimanenti 3,6 miliardi di euro di dazi da coprire, Bruxelles ha annunciato che una loro eventuale adozione "avverrà in una fase successiva, tra tre anni o dopo una conclusione positiva in sede di risoluzione delle controversie al Wto, se ciò dovesse avvenire prima".

Il rammarico di Bruxelles

Come già ricordato, se è vero che da oggi ci troviamo di fronte a una guerra commerciale tra due attori, Usa e Europa, e anche vero che quest’ultima ha fatto di tutto per evitare lo scontro e da Bruxelles si affrettano in ogni caso ad esprimere tutto il proprio rammarico per la china pericolosa che la vicenda sta assumendo.

“Non volevamo trovarci in questa situazione, ma la decisione unilaterale e ingiustificata degli Usa non ci lascia altra scelta", ha infatti affermato la commissaria al Commercio Ue Cecilia Malmstroem.

"Il commercio internazionale che abbiamo sviluppato negli anni insieme ai nostri partner americani non può essere violato senza una reazione da parte nostra – ha aggiunto -. La nostra risposta è misurata, proporzionata e in linea con le regole del Wto" e "se gli Usa rimuovono i loro dazi anche le nostre misure saranno rimosse".

Il timore di Coldiretti

Intanto non nasconde tutta la propria preoccupazione la Coldiretti che “teme una pericolosa escalation a tavola con gli Usa", riferendo che sarebbe già nei programmi immediati di Trump “l'aumento fino al 50% dei dazi antidumping sulle importazioni di olive spagnole che potrebbero estendersi agli altri prodotti agroalimentari comunitari sostenuti dalla Politica agricola europea".

Insomma, il timore, quanto mai fondato, è che nel calderone dei dazi doganali ci possano finire anche i nostri prodotti enogastronomici, con conseguenze davvero inimmaginabili considerando che proprio gli Usa rappresentano uno dei più grandi importatori di Made in Italy alimentare. Staremo a vedere.

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Giuseppe Cordasco

Sono nato e cresciuto ad Aarau nel cuore della Svizzera tedesca, ma sono di fiere origini irpine. Amo quindi il Rösti e il Taurasi, ma anche l’Apfelwähe e il Fiano. Da anni vivo e lavoro a Roma, dove, prima di scrivere per Panorama.it, da giornalista economico ho collaborato con Economy, Affari e Finanza di Repubblica e Il Riformista.

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