Crisi, la soluzione tedesca? Il fondo di ammortamento Ue
Economia

Crisi, la soluzione tedesca? Il fondo di ammortamento Ue

Un megafondo in cui piazzare il debito che supera il 60% del pil

Addio eurobond, benvenuto European redemption fund. La Germania sta spingendo per la nascita del fondo di ammortamento Ue. A tutti gli effetti si tratta di una mutualizzazione del debito per la sua ristrutturazione. L’obiettivo è fare rispettare i parametri del fiscal compact, il patto fiscale europeo nato nello scorso dicembre, che prevedono un rapporto debito/prodotto interno lordo al 60 per cento. I paesi aderenti all’Erf con un debito oltre la soglia cederanno la parte eccedente al fondo stesso. Sarà quindi creato un gigante da circa 2.600 miliardi di euro di passività, le cui garanzie saranno fornite in solido dai componenti. L’Erf si finanzierà sui mercati, stima la Commissione Ue, a un tasso d’interesse del 4 per cento. L’Italia avrà l’impegno maggiore, circa il 33 per cento, mentre la Germania solo il 15. La cancelliera Angela Merkel ha già detto di apprezzare l’idea dell’Erf, molto più che gli eurobond, impossibili da fare accettare al suo elettorato. Basterà collettivizzare i debiti per risolvere la crisi europea?  

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Fabrizio Goria

Nato a Torino nel 1984, Fabrizio Goria è direttore editoriale del sito di East, la rivista di geopolitica. Scrive anche su Il Corriere della Sera e Panorama. In passato, è stato a Il Riformista e Linkiesta e ha scritto anche per Die Zeit, El Mundo, Il Sole 24 Ore e Rivista Studio. È stato nominato, unico italiano, nella Twitterati List dei migliori account Twitter 2012 da Foreign Policy.

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