Come investire nella cyber-security
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Economia

Come investire nella cyber-security

I crimini informatici aumentano e le aziende che li combattono possono macinare ricavi e profitti. Ecco come cavalcare in borsa questo business

Produttori di antivirus, di sistemi contro le intrusioni informatiche, di software e di hardware per la protezione delle reti. Ecco alcune categorie di aziende che compongono il settore della cyber security e che hanno buone probabilità di macinare ricavi e profitti negli anni a venire, per la gioia di chi ha avuto l'accortezza di acquistarne le azioni in borsa al momento giusto.


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Mentre persino il premier Renzi dice di voler investire della cyber security per combattere le reti del terrorismo internazionale nate e prosperate anche grazie a internet, gli analisti di PricewaterhouseCoopers (PwC) calcolano che gli incidenti informatici siano cresciuti negli ultimi cinque anni come un fiume in piena: dai 3,4 milioni di casi del 2009, si è passati ai 42,8 milioni del 2014, con un tasso di incremento del 66% annuo. Tirando le somme, i crimini cibernetici costano all'intero sistema economico mondiale una cifra di 400 miliardi di dollari all'anno. Per questo, secondo la società di ricerca statunitense MarketsandMarkets, entro il 2020 il mercato globale cyber security crescerà del 70%, passando da un valore di 100 miliardi a ben 170 miliardi di dollari all'anno.


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E così, nella comunità finanziaria, c'è chi ha messo gli occhi sui titoli delle aziende che producono sistemi software e dispositivi hardware che combattono e prevengono i cybercrimini e aumentano la sicurezza informatica. E' il caso, per esempio, della giapponese Ffri,che ha debuttato alla borsa di Tokyo lo scorso anno con un exploit: una crescita del prezzo del titoli da 3 a 18 yen in pochi mesi, seguita però da un arretramento fino a 10 yen. Altro nome sotto i riflettori è quello della britannica Sophos Group che è quotata a Londra dal giugno scorso, dove il titolo è partito da un prezzo di 228 sterline per salire fino a 288 e ridiscendere poi attorno a un valore di 257 sterline a dicembre.


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La società britannica Etf Securities, invece, ha lanciato da poco un prodotto finanziario (il primo in Europa) pensato apposta per chi vuole puntare sul settore della cyber security, costruendosi però un portafoglio ben diversificato, senza avventurarsi nelle scommesse sui singoli titoli, che a volte sono un po' volatili nei prezzi. Il prodotto lanciato è un etf (exchange traded fund), un fondo le cui quote possono essere negoziate in borsa come le azioni e che segue le performance di un listino di riferimento. L'indice a cui è collegato questo etf (che è acquistabile anche dagli investitori italiani sul mercato di Piazza Affari) si chiama Ise Cyber Security Ucits, è stato creato dalla società di investimenti Ise Etf Ventures e raggruppa almeno 24 azioni delle più importanti aziende attive nel business della sicurezza informatica, dalle già citate Ffri e Sophos Group, sino alle statunitensi Trend Micro, Fortinet, Juniper Networks e Cisco Systems. Anche nel caso della cyber secutity, come per qualsiasi business un po' di “nicchia”, un'avvertenza è d'obbligo : meglio procedere coi piedi di piombo e destinare ai titoli di questo settore soltanto una parte molto limitata del proprio patrimonio finanziario complessivo.


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Andrea Telara

Sono nato a Carrara, la città dei marmi, nell'ormai “lontano”1974. Sono giornalista professionista dal 2003 e collaboro con diverse testate nazionali, tra cui Panorama.it. Mi sono sempre occupato di economia, finanza, lavoro, pensioni, risparmio e di tutto ciò che ha a che fare col “vile” denaro.

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