Cassa integrazione, i soldi stanziati dal governo e quelli che mancano ancora
Economia

Cassa integrazione, i soldi stanziati dal governo e quelli che mancano ancora

L'esecutivo finanzia con 500 milioni la cig in deroga. Ma c'è bisogno di un miliardo in più

Uno stanziamento di 500 milioni di euro per finanziare la cassa integrazione (cig) in deroga. E' uno dei provvedimenti decisi ieri dal consiglio dei ministri che lascia però ancora scontenti i sindacati. “Servono più soldi”, hanno infatti detto i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil, che stimano la necessità di un ulteriore miliardo di euro di risorse. Le organizzazioni sindacali hanno tuttavia preso atto della promessa fatta dal ministro del Lavoro, Enrico Giovannini, che ha preannunciato l'arrivo di un'altra tranche di finanziamenti, tutti destinati proprio alla cig.

CASSA INTEGRAZIONE: I SOLDI AGLI SGOCCIOLI

Purtroppo, la necessità di rifinanziare la cassa integrazione in deroga è ormai sotto gli occhi di tutti, viste le segnalazioni che arrivano da diverse parti d'Italia. I governi delle Regioni, che hanno il compito di gestire i fondi della cig, stanno infatti accumulando da tempo dei ritardi enormi nel versamento delle mensilità ai disoccupati, proprio per la mancanza di risorse statali. E' per questa ragione che c'è bisogno di altri soldi, in modo da dare nuova linfa a un ammortizzatore sociale per cui, tra l'altro, si prevede pure una riforma (anche se non si sa bene ancora quando arriverà).

CIG IN DEROGA, COS'E E CHI PUO' RICEVERLA

La cig in deroga, per chi non la conoscesse ancora, è un sussidio ai disoccupati istituito negli anni scorsi (e potenziato a partire dal 2008) per fronteggiare la crisi economica. Nello specifico, questo ammortizzatore sociale è destinato ad alcune categorie di aziende (purché in attività da più di 12 mesi) che non possono (o che non possono più) accedere alla cassa ordinaria e straordinaria. Si tratta, per esempio, delle imprese industriali con meno di 15 dipendenti (che non hanno i requisiti per ottenere la cig, previsti dalla legge), oppure le aziende con più di 15 addetti che hanno degli esuberi di personale ma hanno già superato i limiti di durata della cassa ordinaria e straordinaria (36 mesi nell'arco di un quinquennio).

Mentre la cig ordinaria e straordinaria sono coperte (del tutto o in parte) dai contributi versati dalle imprese e dai lavoratori, la cassa in deroga è invece totalmente a carico dello stato. I soldi però sono ormai agli sgoccioli e spetta al governo il compito di trovare il miliardo di euro che serve, già entro la fine dell'anno.

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Andrea Telara

Sono nato a Carrara, la città dei marmi, nell'ormai “lontano”1974. Sono giornalista professionista dal 2003 e collaboro con diverse testate nazionali, tra cui Panorama.it. Mi sono sempre occupato di economia, finanza, lavoro, pensioni, risparmio e di tutto ciò che ha a che fare col “vile” denaro.

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