Casa, i prezzi tornano ai minimi del 2004
Economia

Casa, i prezzi tornano ai minimi del 2004

Meno di 100 mila compravendite nell'ultimo anno, un calo del 25,8%. E il rischio è di chiudere l'anno con i numeri degli anni '80

Il mercato immobiliare segue un percorso ciclico. Sale, scende, poi risale. E così via. È sempre stato così. Raggiunge il picco più alto, poi flette lentamente verso il basso, tocca il suo minimo e poi ricomincia l’ascesa. Quanto dura questo percorso? Dipende. L’ultimo grande ciclo immobiliare è durato otto anni: dai minimi del 2000 ai massimi del 2008. Da allora è iniziata la flessione che, oggi, accusa il crollo maggiore con quotazioni rientrate ai livelli del 2004. Tra luglio e settembre di quest’anno, inoltre, secondo i dati comunicati dall’istituto di ricerche Nomisma, le compravendite sono scese in media del 25,8% rispetto a un anno fa, con picchi del 26,8% nel solo settore residenziale dove il numero di operazioni di vendita/acquisto è sceso sotto 100 mila. Numeri in peggioramento rispetto al -24,9% del trimestre precedente.

Il rischio è di tornare ai livelli degli anni ‘80 quando il numero delle compravendite di abitazioni era sceso sotto le  500 mila. A giocare contro il mercato per eccellenza “rifugio” delle  famiglie italiane, sono principalmente l'incremento della tassazione e  la difficoltà di accesso al credito oltre la paura di impegnare i soldi  nel lungo termine vista la crisi in corso.

LE CITTA’ CHE PERDONO DI PIU’
Bologna: -30%
Palermo: -28,1%
Roma: -27,5%, con picchi del 32,6% nell’hinterland
Milano: -27,2%
Firenze: -26,6%

LE CITTA’ PIU’ CARE (euro/metro in media e variazione in un anno)
Venezia: 3.486 / -3,1%
Roma: 3.486
Milano: 3.310 / -3,8%
Firenze: 2.700 / -6%
Bologna: 2.317 / -4,2%
Napoli: 2.033 / -4,1%

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