Come fare per bloccare le cartelle pazze via Internet
Economia

Come fare per bloccare le cartelle pazze via Internet

Equitalia ha attivato sul proprio sito una sezione dove presentare online le domande di sospensione

Nuovo segnale di distensione da parte di Equitalia nei confronti dei contribuenti. L’ente di riscossione ha infatti deciso di accettare anche via mail le comunicazioni di sospensione di cartelle arretrate. Oltre dunque alle modalità già attive che prevedono la possibilità di contattare Equitalia direttamente tramite uno degli sportelli sul territorio, via fax oppure tramite raccomandata con ricevuta di ritorno, ora anche Internet fa il suo ingresso ufficiale, finalmente è il caso di dire, tra gli strumenti accettati per comunicazioni fiscali.

CARTELLE PAZZE, UN PERICOLO SEMPRE IN AGGUATO

Nel caso specifico è bene ricordare innanzitutto che il contribuente può richiedere la sospensione di una cartella esattoriale nei casi in cui ha già pagato il tributo prima della formazione del ruolo, quando ha ottenuto una sospensione dell'ente o del giudice, quando si è in presenza di una sentenza favorevole, oppure ancora quando si possa dimostrare una qualsiasi altra causa, prevista dalla norma, che renda inesigibile il credito. Se si verifica almeno una di queste circostanze, il cittadino può, come accennato, d’ora in poi ricorrere anche al web per chiedere la sospensione. Per farlo dovrà innanzitutto connettersi con il sito www.gruppoequitalia.it, dove, senza la necessità di registrazione, entrerà nella sezione  "Sospendere la riscossione".

QUANDO EQUITALIA HA IL VOLTO UMANO

A questo punto, seguendo anche le indicazioni che verranno fornite da una guida online, dovrà  inserire nell'apposito modulo i propri dati e quelli dell'atto per cui si presenta la domanda. È bene sottolineare che, anche seguendo la procedura online, bisognerà  comunque allegare tutta la documentazione che giustifica la richiesta di sospensione (ad esempio una ricevuta di pagamento o una copia della sentenza) e copia di un documento di riconoscimento valido. Una volta inviata e confermata l’istanza, si riceve un riepilogo con i dati inseriti. E’ certamente utile, a questo punto, ricordare anche la tempistica con cui tutto ciò deve avvenire, e quando la procedura si intende andata a buon fine.

COME SARA' IL FUTURO DI EQUITALIA

La domanda va inviata, ovviamente anche online, entro 90 giorni dalla notifica dell’atto per cui si chiede la sospensione. A questo punto, ricevuta la richiesta, Equitalia sospende ogni attività di riscossione e invia tutta la documentazione all’ente creditore il quale verifica la correttezza della documentazione presentata e comunica l’esito sia al contribuente sia a Equitalia per l’eventuale annullamento della cartella. Considerando però gli ingolfamenti della nostra burocrazia, il legislatore ha anche previsto che, se dopo 220 giorni dalla presentazione della domanda l'ente creditore non fornisce riscontri, le somme contestate vengono annullate di diritto.

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Giuseppe Cordasco

Sono nato e cresciuto ad Aarau nel cuore della Svizzera tedesca, ma sono di fiere origini irpine. Amo quindi il Rösti e il Taurasi, ma anche l’Apfelwähe e il Fiano. Da anni vivo e lavoro a Roma, dove, prima di scrivere per Panorama.it, da giornalista economico ho collaborato con Economy, Affari e Finanza di Repubblica e Il Riformista.

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