Pensioni minime, quanto costa aumentarle di 80 euro (o anche meno)
ANSA/FABIO CAMPANA
Economia

Pensioni minime, quanto costa aumentarle di 80 euro (o anche meno)

Il governo vuole alzare gli assegni Inps intorno ai 500 euro al mese. Ma sarà una misura che pesa sui conti pubblici

Le pensioni minime saranno probabilmente aumentate. Parola del Ministro del lavoro, Giuliano Poletti che è intervenuto ieri al workshop Ambrosetti di Cernobbio. L'annuncio di Poletti segue a mesi di distanza la promessa fatta nel maggio scrso dal presidente del consiglio, Matteo Renzi, che a maggio aveva ventilato l'ipotesi di estendere alle pensioni il tanto discusso Bonus Irpef. Dopo aver dato l'aumento di 80 euro a 10 milioni di lavoratori dipendenti nel 2014, limitando però la platea a chi guadagna meno di 1.500 euro al mese, il premier vorrebbe infatti riprovarci con i pensionati al minimo.


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Gli assegni pari a 500 euro mensili sono nel nostro paese sono circa 2 milioni in tutto, almeno secondo i dati statistici pubblicati annualmente dall'Inps, nel consueto rapporto intitolato “Trattamenti pensionistici e beneficiari”. Secondo questo documento, nel nostro paese le pensioni attorno ai 500 euro sono in totale ben 5,8 milioni.

Tuttavia, poiché ci sono molte persone che ricevono dall'Inps più di un assegno, i potenziali beneficiari del bonus irpef sono molti meno. Considerando il reddito pensionistico complessivo, infatti, quelli che guadagnano appena 500 euro al mese circa (o anche meno) sono appunto poco più di 2 milioni di persone, di cui oltre 800mila uomini e quasi 1,2 milioni di donne.


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Non è difficile, dunque, calcolare quanto costerebbe la promessa del premier, se il governo decidesse di passare dalle parole ai fatti. Poiché il Bonus irpef corrisponde a un aumento di 80 euro mensili e di 1.000 euro annui, moltiplicando questa cifra per due milioni si ottiene una maggior spesa di almeno2 miliardi di euro annui.

È bene sottolineare che si tratterebbe di maggior spesa e non di un taglio alle tasse perché, come sa bene chi mastica un po' di fisco, i pensionati minimi di solito non pagano l'irpef e sono classificati come incapienti: hanno cioè dei redditi talmente bassi che, per effetto di detrazioni e deduzioni, non devono versare neppure un centesimo di imposte.

La promessa di Renzi non è dunque definibile come un'estensione del Bonus Irpef, bensì come l'arrivo di un nuovo e inedito bonus, una “mancia” che questa volta avrebbe come beneficiaria la classe più povera del paese. Visto che i soldi a disposizione del governo non sono molti, però, prende corpo l'ipotesi che la "mancia" concessa dall'esecutivo sia un po' più bassa di 80 euro al mese. Bisognerà aspettare qualche settimana, quando verrà presentata la Legge di Stabilità 2017,  per avere una risposta definitiva.


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Andrea Telara

Sono nato a Carrara, la città dei marmi, nell'ormai “lontano”1974. Sono giornalista professionista dal 2003 e collaboro con diverse testate nazionali, tra cui Panorama.it. Mi sono sempre occupato di economia, finanza, lavoro, pensioni, risparmio e di tutto ciò che ha a che fare col “vile” denaro.

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