Bce: ma lo spread vuole di più
Economia

Bce: ma lo spread vuole di più

Perché il ruolo della banca centrale non basterà alla crisi

Elevati rendimenti dei titoli di stato si traducono in elevati costi di finanziamento per il sistema economico. Le misure annunciate dalla Bce potranno ridurre anche molto i rendimenti dei titoli. Ne dovrebbe discendere un calo altrettanto significativo del costo del finanziamento per l’economia e i benefici in termini di sostegno a consumi, investimenti e crescita potrebbero essere importanti. Ma il condizionale è d’obbligo. L'intervento della Bce non potrà abbassare i rendimenti in misura permanente senza chiari e visibili progressi nelle misure strutturali dei paesi, Italia compresa, e altrettanti progressi nel rafforzamento dell’unione monetaria, inclusa l’unione bancaria. In Italia un costo del denaro più basso comunque non basta. Occorre migliorare la produttività e rendere credibili tagli di tasse con tagli di spese.

*capoeconomista e vicedirettore generale dell'Ocse

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Pier Carlo Padoan

Pier Carlo Padoan oggi è capo economista e vicedirettore generale dell'Ocse. È stato professore di Economia presso l'Università La Sapienza di Roma e direttore della Fondazione Italianieuropei. Dal 2001 al 2005, inoltre, ha ricoperto l'incarico di Direttore esecutivo per l'Italia del Fondo monetario internazionale con responsabilità su Grecia, Portogallo, San Marino, Albania e Timor Est.

Dal 1998 al 2001 è stato consulente economico per i primi ministri italiani Massimo D'Alema e Giuliano Amato.
Inoltre, ha ricoperto incarichi di consulenza per la Banca mondiale, la Commissione Europea e la Banca centrale europea.

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