Economia

Australia, Stati Uniti e Corea del Sud sono i re dell'e-commerce

Lo scambio di oggetti online si sta diffondendo a macchia d'olio. Tutto merito di leggi chiare e predisposizione degli utenti a saldare i conti via internet

Australiani, americani, coreani, ma anche inglesi, tedeschi e cinesi: sono sempre di più i consumatori che ricorrono all'e-commerce per acquistare gli oggetti che desiderano. Secondo uno studio elaborato da The Economist per conto di eBay, il commercio online è destinato a crescere a ritmi vertiginosi in tutti quei paesi in grado di garantire facilitazioni per gli investimenti, una rete internet ben sviluppata, un quadro normativo e legale chiaro, e che si impegneranno a potenziare il commercio con l'estero e a promuovere i pagamenti online.

Sergio Dionisio/Getty Images

L'Australia guadagna la prima posizione con 67,5 punti su 100, in una scala in cui il massimo è sinonimo di una capacità piena di sfruttare tutti i vantaggi dell'e-commerce. Il motivo? L'accesso a internet è diffuso in tutto il paese, è economico e anche particolarmente sicuro. In più sono in tanti ad utilizzare gli smartphone, e tutto si può pagare via internet, dalla spesa alle bollette, fino agli asili e alle tasse.

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Claudia Astarita

Amo l'Asia in (quasi) tutte le sue sfaccettature, ecco perché cerco di trascorrerci più tempo possibile. Dopo aver lavorato per anni come ricercatrice a New Delhi e Hong Kong, per qualche anno osserverò l'Oriente dalla quella che è considerata essere la città più vivibile del mondo: Melbourne. Insegno Culture and Business Practice in Asia ad RMIT University,  Asia and the World a The University of Melbourne e mi occupo di India per il Centro Militare di Studi Strategici di Roma. Su Twitter mi trovate a @castaritaHK, via email a astarita@graduate.hku.hk

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