Apple Store, storia di un impiegato (scontento)
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Economia

Apple Store, storia di un impiegato (scontento)

Un'inchiesta del New York Times rivela che i dipendenti dell'Apple Store guadagnano un ventesimo di quanto vendono. Ma se alcuni impiegati sono scontenti, altri prendono il lavoro come una missione

Si è fatto un gran parlare delle condizioni di lavoro degli operai negli stabilimenti produttivi della Foxconn, in Cina, ma a quanto pare nemmeno i dipendenti degli Apple Store se la passano così bene. Almeno questo è quello che alcuni di loro hanno dichiarato al New York Times che in questi giorni ha pubblicato un'inchiesta  in cui spiega come i negozi più profittevoli degli Stati Uniti riservino ai propri dipendenti solo una magra fetta degli introiti.

Tra i retailer store, quelli di Apple sono i più profittevoli. Nel solo 2011 gli Apple Store hanno venduto i dispositivi di Cupertino a un ritmo tale da portare nelle casse di Apple oltre 16 miliardi di dollari e da guadagnarsi il record per i maggiori introiti per metro quadro di negozio (5.600 dollari per metro quadro, quasi il doppio di Tiffany, che vende gioielli). Il perché di un simile successo non è difficile da comprendere. Apple sta attraversando un’età dell’oro (una delle tante) e per quanto incredibilmente costosi, i suoi “gioielli” vanno via come il pane.

Secondo il NYT, però, un fattore fondamentale per il successo degli Apple Store consiste in “una base di fan che assicura una fornitura costante di ansiosi candidati e una cultura del lavoro che punta a trasformare ogni posto di lavoro in una missione esaltante. È per questo che Apple riesce a fare qualcosa di unico negli annali della rivendita al dettaglio: pagare un salario modesto, e senza provvigioni, a impiegati che solitamente vantano una preparazione universitaria che ai massimi livelli può portare a muovere quasi 3 milioni di dollari l’anno.

Messa così, sembrerebbe quasi che Apple faccia il lavaggio del cervello ai suoi impiegati, che come tanti adepti lobotomizzati si inginocchierebbero implorando di lavorare per la grande mela morsicata ricevendo in cambio pane e acqua. Per quanto tra i ranghi dei dipendenti Apple figuri sicuramente un buon numero di ciechi esaltati, e per quanto alcuni aspetti del lavoro negli Apple Store (applausi e standing ovation per i nuovi arrivati) descritti dal NYT ricordino le dinamiche di una setta, le cose non stanno esattamente in questo modo.

Un dipendente di un Apple Store, in media, guadagna 11,25 dollari (9 euro) ogni ora. Un salario che, confrontato con quello di altri grandi retailer americani, si assesta ben sopra il salario minimo di 7,25 dollari. Un dipendente di un Apple Store guadagna meglio di un dipendente di Best Buy, ma meno di uno di Tiffany (15 dollari all’ora). Insomma, una paga nella media. Qual'è quindi il problema? Il fatto che ogni dipendente vende ogni anno una media di 473.000 dollari in materiale Apple e ne riceve in cambio poco più di un ventesimo?

No, o meglio, non solo. Il motivi che hanno spinto alcuni dipendenti a lamentarsi (anonimamente) con il New York Times sono altri. In primo luogo, alcuni lamentano la difficoltà a salire di livello, denunciando in alcuni casi l’impossibilità di ambire a posizioni di rilievo all’interno dell’azienda. Ci sono poi degli Apple Genius (gli addetti al servizio tecnico, che guadagnano in media 30 dollari all'ora) che denunciano ritmi lavorativi eccessivi, e impiegati che rivendicano un sostanziale diritto a ottenere provvigioni sul venduto.

Tutti argomenti meritevoli di approfondimento, certo. Ma, come qualcuno non ha mancato di notare , in gran parte si tratta di obiezioni che non si possono circoscrivere ai soli negozi Apple, e che chiunque lavori nel settore della rivendita al dettaglio, negli Stati Uniti, potrebbe avanzare alla propria azienda. C’è poi chi addirittura arriva a sostenere che la mancanza di provvigioni sia un bene , perché impedirebbe la competitività fra dipendenti, favorendo lo sviluppo di un ambiente più rilassante.

Nel frattempo, mentre l’inchiesta del New York Times stenta a sollevare polveroni, pare che ai piani alti di Cupertino gli executive Apple abbiano deciso di concedere un aumento generalizzato ai dipendenti degli Apple Store a partire da luglio. Inizialmente si parlava di un aumento del 5%, ma secondo alcune indiscrezioni la percentuale finale sarebbe addirittura del 25%.

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Fabio Deotto