Advocacy Italia, a Reggio Emilia si sperimenta la partecipazione diretta
PAOLO CERRONI / Imagoeconomica
Economia

Advocacy Italia, a Reggio Emilia si sperimenta la partecipazione diretta

ItaliaCamp ha presentato a Palazzo Chigi il primo modello di selezione dal basso delle soluzioni per raggiungere gli obiettivi strategici di governo

Emersione delle soluzioni innovative, individuazione delle migliori, elaborazione di nuove progettualità.

Queste sono le tre fasi di "Advocacy Italia" il primo modello di partecipazione diretta alle politiche pubbliche - presentato oggi da ItaliaCamp a Palazzo Chigi - che si svolgerà a Reggio Emilia il prossimo 21-22 giugno con il patrocinio della Presidenza della Repubblica.

“Si individuano gli obiettivi strategici del governo e poi si cercano le soluzioni. Si tratta di un modello che parte dal basso. Indirizzando gli investimenti lì dove i progetti fanno emergere un valore per i territori o le comunità di riferimento” così spiega Fabrizio Sammarco, Presidente dell'Associazione Italiacamp che pone un accento: “noi non ci occupiamo solo di start, ma poniamo l'attenzione sull'up, ovvero sul consolidamento delle idee e dei progetti”.

Concetto ribadito da uno dei partner dell'associazione, Domenico Arcuri, Presidente di Invitalia che dopo aver confessato il proprio scetticismo iniziale verso i “Camp” oggi ne sottolinea le doti: “sono persone che hanno fatto della capacità di ascolto un valore. Sono ambiziosi e hanno fatto molti passi in avanti dall'inizio. Il mondo è pieno di idee, ma il vero cambiamento si ha quando un'idea dopo un certo percorso diventa una soluzione”.

A partire dal 2010, ItaliaCamp ha raccolto, attraverso il concorso “La tua idea per il Paese”, circa 4mila proposte di business e policy che hanno generato un indotto complessivo di circa 20 milioni di euro dalla realizzazione delle migliori idee sostenute da istituzioni e imprese. Progetti che riguardano: economia digitale, open data, smart city, cultura e beni pubblici, impact investing, economia dell'antimafia, ma anche di valorizzare l'Expo non solo a Milano, cercando di farlo diventare un evento importante anche in altre regioni.

Il prossimo 21-22 giugno a Reggio Emilia in occasione dell'Assemblea di ItaliaCamp vi sarà un confronto tra i membri regionali e gli Ad delle grandi imprese che sono partner e fondatori dell'associazione: Enel Green Power, Ferrovie dello Stato, Invitalia, Poste Italiane, Rcs, Sisal, Terna, Unipol, Wind.

"In questa maniera – spiega il Presidente di ItaliaCamp, Pier Luigi Celli – si danno gambe alle idee. Si premia il merito e si garantisce ai giovani un tessuto dove potersi esprimere e trovare sostegno".

Per rafforzare il ruolo di "guida", ItaliaCamp è diventata una srl che vanta quattro soci d'eccellenza come Mercedes, Rcs, Ferrovie e Poste italiane. "L'intento non è quello di distribuire utili, ma di finanziare progetti che restituiscano valori aggiunti ai territori dove si realizzano" spiega Sammarco.

I risultati di questa due giorni daranno vita a un Piano per l'innovazione sociale che ItaliaCamp presenterà alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Fabrizio Sammarco accenna alcune idee che sono sul tavolo: “Valorizzazione dell'Expo in tutto il Paese; valorizzare fondi confiscati alla mafia per finanziare l'innovazione. Poi stiamo studiando le activity park un modo per superare la vecchia logica dell'asilo nido, come un luogo dove lasciare solo i bambini. Qui si pensa di mettere insieme anziani e bambini, dove i primi trovano una serie di attività dedicate. Quindi il nonno che accompagna il nipote, potrà trattenersi anche lui. Ma il resto lo scoprirete a Reggio Emilia”.

Anche la scelta di Reggio Emilia per questo appuntamento non è affatto casuale, ma frutto di un concorso interno ai venti camp territoriali. A spiegarlo è Maria Ludovica Giovanardi coordinatrice regionale: "La città rappresenta attraverso alcuni progetti innovativi di riqualificazione una eccellenza a misura di persona e poi è stato voluto premiare l'impegno del Camp che ha saputo creare importanti connessioni sul territorio e con le imprese locali".

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Sara Dellabella