Ecco come funziona il 5 per mille
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Ecco come funziona il 5 per mille

L’Agenzia delle entrate ha chiarito i dettagli sulle novità riguardanti il riparto dei fondi a disposizione

Si avvicinano sempre più le scadenze fiscali per la presentazione delle dichiarazioni dei redditi, e dunque anche quelle per poter scegliere l’ente cui destinare eventualmente il proprio 5 per mille. Vediamo allora di capire bene come funziona il sistema di accreditamento delle associazioni che intendono partecipare al riparto dei fondi disponibili e come i contribuenti possono individuarle, anche alla luce di una recente circolare dell’Agenzia delle entrate che ha chiarito una serie di particolari rimasti ancora in sospeso.

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Scadenze e proroghe
Secondo quanto previsto in un primo momento dalla legge, gli enti di volontariato e le associazioni sportive dilettantistiche che avrebbero voluto partecipare al riparto della quota Irpef che i contribuenti potranno scegliere di destinare loro nella prossima dichiarazione dei redditi, avrebbero dovuto già presentare, per via telematica, la domanda di ammissione. I termini infatti erano fissati entro il 7 maggio per gli enti del volontariato e le associazioni sportive dilettantistiche, ed entro il 30 aprile per gli enti della ricerca scientifica, dell’Università e della ricerca sanitaria.

L’Agenzia delle entrate, venendo incontro a richieste che erano giunte da più parti, ha però concesso una proroga ai ritardatari, fissando una nuova scadenza per il 30 settembre 2014. Chi vorrà però beneficiare di questa opportunità dovrà innanzitutto verificare di essere stato in possesso dei requisiti per l’accesso al beneficio del 5 per mille alla data originaria di scadenza per l’inoltro delle domande di iscrizione, ovvero al 7 di maggio o al 30 di aprile. Inoltre, dovrà provvedere al versamento di una sanzione di 258 euro da pagare con bollettino F24 e utilizzando il codice tributo 8115.

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Le condizioni per accedere ai fondi
Tutti i soggetti giuridici sopra citati, che hanno presentato o presenteranno domanda di ammissione al riparto delle risorse per il 5 per mille, dovranno inviare alla Direzione regionale dell’Agenzia delle entrate una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà che attesti i requisiti di ammissione all’elenco. Per farlo dovranno utilizzare un modello scaricabile dal sito dell’Agenzia, allegando copia del documento di riconoscimento di un proprio legale rappresentante che sottoscriverà l’atto stesso. Regole analoghe valgono per le associazioni sportive dilettantistiche, che però dovranno presentare la documentazione richiesta, non all’Agenzia delle entrate, bensì alla struttura del Coni competente per territorio.

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La scelta dei contribuenti
Contestualmente alla proroga concessa per la presentazione delle domande, l’Agenzia delle entrate ha anche comunicato di aver aggiornato e di aver reso disponibile, sempre sul proprio sito Internet, l’elenco completo di tutti gli enti e di tutte le associazioni che al momento risultano aver fatto richiesta di partecipazione al riparto dei fondi del 5 per mille. Tutti i contribuenti interessati possono dunque utilizzare questo strumento di consultazione per individuare un soggetto cui destinare il proprio 5 per mille. Inoltre, possono alla stessa maniera verificare i corretti riferimenti dell’ente cui avessero già deciso di destinare la quota Irpef in questione. Ricordiamo infatti che, per effettuare materialmente la donazione, bisognerà inserire il codice fiscale delle’ente o dell’associazione scelta, nell’apposito rigo presente sulla dichiarazione dei redditi. Importante sarà dunque verificare che i dati in proprio possesso siano corretti e aggiornati.

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Giuseppe Cordasco

Sono nato e cresciuto ad Aarau nel cuore della Svizzera tedesca, ma sono di fiere origini irpine. Amo quindi il Rösti e il Taurasi, ma anche l’Apfelwähe e il Fiano. Da anni vivo e lavoro a Roma, dove, prima di scrivere per Panorama.it, da giornalista economico ho collaborato con Economy, Affari e Finanza di Repubblica e Il Riformista.

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