Paolo Fresco: perché promuovo il decennio di Marchionne
Economia

Paolo Fresco: perché promuovo il decennio di Marchionne

Arrivato nel giugno del 2004 a Torino, il manager ha cambiato fisionomia del gruppo e relazioni industriali. E ora prepara il rilancio dell’Alfa Romeo

di Paolo Fresco*

Il mio giudizio su Sergio Marchionne e sulla sua gestione del gruppo Fiat in questi 10 anni è positivo. Di più: secondo me non ne ha sbagliata una. A partire da come gestì la separazione dalla General Motors tra il 2004 e il 2005: ha saputo sfruttare al meglio l’eredità che gli avevo lasciato con il contratto di «put». Fra andata e ritorno, la Fiat ha tratto da questa operazione un guadagno netto di qualcosa come 4,5 miliardi di euro.

Il secondo e più grande merito è stato salire sul treno del salvataggio Chrysler: un’occasione unica che si è presentata nella storia del capitalismo americano e che Marchionne ha colto al volo. Grazie a lui la Fiat ha conquistato il controllo di un’azienda dal grande potenziale, complementare rispetto alle attività del gruppo italiano. Inoltre, almeno a giudicare dall’esterno, Marchionne sembra aver trovato gli uomini giusti per rilanciare la Fiat.
Non credo che tutti i potenziali problemi della Fiat Auto siano risolti con l’operazione Chrysler, ma sono convinto che Marchionne ne sia completamente consapevole. Anche se ora è più grande in termini di volume, e molto meno vulnerabile, Fiat Auto è tuttora esposta ai pericoli di un business globale stra-maturo, con un eccesso di produzione cronico. E si può sopravvivere solo se si è forti nei segmenti e nei mercati dove si guadagna. Grazie alla Chrysler la Fiat ha migliorato la propria posizione: al Brasile, dove ci sono ancora spazi di crescita, ha aggiunto gli Stati Uniti, mercato molto vasto e potenzialmente redditizio. Ma sulla lunga distanza ci sarà anche bisogno di un ulteriore rafforzamento dell’alto di gamma, e della rete di distribuzione in Europa e Asia.

Detto questo, il mio voto per Marchionne per senso strategico, abilità tattica, e per coraggio, è tra il 9 e il 10. Ai posteri ...

*Paolo Fresco è stato presidente Fiat, dal 1998 al 2002

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