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ANSA/ANGELO CARCONI
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Dopo il ballottaggio: evviva, non ha perso nessuno

Quasi grottesca l'interpretazione del voto amministrativo dell'11 e 25 giugno da parte di Matteo Renzi e Beppe Grillo

"L'unica consolazione, di fronte a certi duelli elettorali fra due candidati, è che almeno uno dei due perderà", diceva lo scrittore e aforista Gesualdo Bufalino. E invece no. La sconfitta elettorale non fa parte dei nostri tempi e delle nostre elezioni. 

Lo sanno bene Matteo Renzi e Beppe Grillo, che né dopo il primo turno delle comunali dell'11 giugno, né tantomeno dopo il ballottaggio del 25 giugno, ammettono di aver perso.

Lo sanno ancor meglio Matteo Salvini e Silvio Berlusconi, che invece cantano la disfatta del Pd, con parole trionfanti, pronti alla futura sfida delle politiche. 

Ecco le dichiarazioni di vincitori e non perdenti. 

La conta dei Comuni secondo Renzi

Dopo che il secondo turno delle amministrative dipinge di azzurro la cartina politica dell'Italia locale, il segretario del Partito democratico Matteo Renzi presenta la sua visione dei risultati elettorali. 

Sui social rilancia un grafico che ricorda come il centrosinistra, tra i due turni, abbia vinto 67 comuni rispetto ai 59 del centrodestra e agli 8 dei M5S. Il riferimento è ai comuni sopra i 15mila abitanti. 

Renzi non mente, certo, seppur la Rete lo ha abbia poi sommerso di repliche derisorie. Del resto pesa come un macigno sul groppone del Pd la perdita di città storicamente rosse come Genova, La Spezia, Pistoia e Piacenza.

"L'inesorabile crescita" del Movimento 5 Stelle

"Il Movimento 5 Stelle continua con la sua inesorabile crescita", è invece il commento alle elezioni di Luigi Di Maio sui social, dopo gli esiti del 25 giugno. "Con 8 ballottaggi vinti su 10 siamo a 45 sindaci Cinquestelle: una crescita di oltre il 20%".

Concetto ripreso da Beppe Grillo sul suo profilo Facebook. Peccato però che il M5S aveva incassato una sonora sconfitta al primo turno, escluso dai ballottaggi di tutte le maggiori città, inclusa Genova, la roccaforte del comico leader. 

I meriti della Lega secondo Salvini

Il leader della Lega Nord Matteo Salvini non frena l'entusiasmo. I 16 dei 25 capoluoghi di provincia conquistati dall'asse Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d'Italia? Merito della Lega, soprattutto, a suo dire.

"C'è un centrodestra che se ha le idee chiare vince. E, senza voler togliere niente a nessuno, a partire da Genova vince con la Lega primo partito", dice Salvini al Tg La7. "Quindi tutti quelli che hanno passato 3 mesi di tempo a dire che non funziona il salvinismo o il leghismo, beh... riparliamone stanotte".

Forza Italia: si vince al centro

Ha vinto "Forza Italia" e soprattutto "si vince al centro: anche perché in questa campagna elettorale non ho mai sentito parlare di sovranismo o di lepenismo". A parlare è Renato Brunetta, capogruppi di Fi alla Cameran, in un'intervista a Qn. "Io ritengo che si vinca su temi concreti: il Pd ha perso sulla sicurezza, sul tema dei clandestini, su quello dello ius soli e sul tema delle banche. Il governo Renzi-Gentiloni è riuscito a dare la totale insicurezza alla gente su un terreno cruciale come quello del risparmio". 

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Simona Santoni

Giornalista marchigiana, da oltre un decennio a Milano, dal 2005 collaboro per Panorama.it, oltre che per altri siti di testate Mondadori. Appassionata di cinema, il mio ordine del giorno sono recensioni, trailer, anteprime e festival cinematografici.

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