Micaela Campana
Salvatore Contino
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Campana (Pd), "Solidarietà a Cuperlo, ma nessuna scissione"

La deputata dem commenta le dimissioni di Gianni Cuperlo da presidente del Pd

"Non posso che esprimere la mia solidarietà a Gianni Cuperlo. Tra chi lo ha sempre sostenuto, come me, qualcuno non è stato d'accordo. Ma la decisione spettava solo a lui".

Il presidente del Pd ha da poco pubblicato una lettera con cui annuncia le sue dimissioni. Al termine di una "drammatica riunione" dei cuperliani, Panorama.it raggiunge al telefono la deputata MicaelaCampana. L'ex sfidante del sindaco di Firenze alle scorse primarie ha appena spiegato loro il motivo del suo passo indietro. Ieri sera l'ipotesi  sembrava scongiurata. Anche Stefano Fassina - autore oggi di una clamorosa apertura nei confronti di Matteo Renzi ("ha fatto un ottimo lavoro") - aveva tentato di dissuaderlo e sembrava quasi esserci riuscito. Intanto, mentre avanzano le ipotesi su chi sarà il successore (tra i nomi spicca quello di Walter Veltroni) l'ombra della scissione si fa più pesante.

Onorevole Campana, secondo lei Cuperlo quando ha deciso davvero di dimettersi?

Conosco Gianni molto bene e so quanto sia riflessivo. Lo scontro di ieri in Direzione con il segretario è stata solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Una riflessione sul tema di come si sta insieme in questo partito era aperta ormai da diversi giorni.

Cuperlo ha fatto bene a dimettersi?

Io ho sostenuto Gianni sempre molto convintamente, ma penso che sia giusto andare nel merito delle questioni.

E Cuperlo, dimettendosi, non lo ha fatto?

Penso che la proposta avanzata dal segretario per la riforma della legge elettorale aiuti a rimettere al centro l'agenda politica del Pd e penso che Renzi faccia bene, in una fase così complicata, a sollecitare il governo a fare le cose che servono. Condivido anche il metodo adottato, ossia quello di voler stabilire le regole del gioco con tutte le parti in causa.

E allora perché ieri, insieme ad altri 33 membri della Direzione, anche lei si è astenuta?

Intanto perché se è vero che le regole vanno discusse con tutti - e lo pensavo anche quando fu Bersani a voler cercare un confronto con il M5S -  non è accettabile che ci siano interlocutori privilegiati. E poi perché sono convinta che il Pd non debba rinunciare a una delle battaglie su cui ci siamo spesi un pezzo di credibilità, ossia quella sui nominati.

Intende la questione delle preferenze?

Chiamiamola la questione dei "nominati". Io penso che sia necessario continuare a tenerla al centro.

Per questo sarà presentato un emendamento alla proposta di legge che arriverà in aula la prossima settimana. Quanto è alto il rischio che il Pd si spacchi davvero?

Quando provenendo dai Ds decisi di aderire al Pd, lo feci perché ero convinta che un partito così fosse necessario al Paese. Spero assolutamente che non ci sia alcuna scissione, soprattutto dopo gli ultimi risultati elettorali a livello amministrativo che ci hanno visti ovunque vincitori. Dobbiamo solo imparare a far convivere le diverse posizioni.

Chi sarà il prossimo presidente del Pd?

Mi auguro una persona che possa svolgere questo compito e tenere unito il partito.

Vedere la sua foto nel correntino anti-Renzi che effetto le fa?

Non appartengo ad alcun correntino anti-Renzi. Sono una che ha le sue opinioni, ma appartengo solo al Pd.

Lo sa che si dice che lei o Matteo Orfini potreste entrare in segreteria?

Non mi è arrivata voce. Credo che oggi ci siano altri problemi da affrontare.

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