Diffamazione, niente carcere per i giornalisti: in Senato il ddl Casson
Il senatore Felice Csson (ANSA)
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Diffamazione, niente carcere per i giornalisti: in Senato il ddl Casson

Il testo della proposta di legge del parlamentare democratico prevede la depenalizzazione del reato di diffamazione a mezzo stampa

 

Mentre alla Camera procedono speditamente le due proposte di legge Costa e Gelmini-Brunetta-Bergamini  per la modifica della normativa penale sulla diffamazione, al Senato convergono su questa ipotesi anche autorevoli esponenti del Pd.  «Il carcere per i giornalisti è assolutamente ingiusto», dichiara a Panorama.it il senatore Felice Casson (Pd), vicepresidente della Commissione Giustizia annunciando la presentazione di un disegno di legge per modificare l’art.595 del codice penale che attualmente prevede fino a un anno di reclusione per il reato di diffamazione che può arrivare in alcuni casi fino a 3 anni. Il ddl Casson elimina la reclusione e prevede una multa da 500 a 5 mila euro che può salire da 600 a 10 mila euro, in caso di diffamazione a mezzo stampa con l’attribuzione di un fatto determinato. Il ddl riprende un’analoga proposta presentata nella scorsa legislatura al Senato dallo stesso Casson con il collega Vincenzo Vita (Pd). Questa volta però il ddl si concentra esclusivamente sull’abolizione della pena del carcere. «Vogliamo dare un segnale politico forte, abolendo la pena detentiva per i giornalisti. Se poi, nel corso della discussione, potremo aggiungere altri elementi, come il tema della rettifica, tanto meglio. Intanto puntiamo a eliminare la previsione del carcere per il reato di diffamazione», spiega Casson. L’iniziativa è sostenuta dal capogruppo del Pd al Senato, Luigi Zanda che auspica una calendarizzazione della discussione del provvedimento al più presto in Commissione Giustizia.

 

Ecco il testo completo del ddl Casson, n.734

 

Art. 1.

(Modifiche all'art. 595 del codice penale)

 

1. All'art.  595 del codice penale sono apportate le seguenti modificazioni:

a)        al primo comma le parole « con la reclusione fino a un anno o» sono soppresse;

b)        al secondo comma le parole « della reclusione fino a due anni, ovvero » sono soppresse;

c)        al terzo comma le parole «della reclusione da sei mesi a tre anni o della multa non inferiore da euro 516» sono sostituite dalle seguenti: «della multa da euro 500 ad euro 5000» ;

d)        il quarto comma è sostituito dal seguente

« Nel caso di diffamazione commessa col mezzo della stampa, consistente nell'attribuzione di un fatto determinato, si applica la pena della multa da euro 600 ad euro 10000».

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Ignazio Ingrao

Giornalista e vaticanista di Panorama, sono stato caporedattore dell’agenzia stampa Sir e diretto il bimestrale Coscienza. Sono conduttore e autore della trasmissione A Sua Immagine su RaiUno

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