Dieci cose che accadono oggi: giovedì 6 dicembre
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Dieci cose che accadono oggi: giovedì 6 dicembre

Dal naufragio nel Mare del Nord, che ha fatto 4 morti, alla Corea del Sud che dice no alla caccia delle balene

1. Naufragio nel Mare del Nord. Almeno quattro persone sono morte e altre sette risultano disperse dopo il naufragio di una nave cargo nel Mare del Nord, causato da una collisione avvenuta ieri al largo di Rotterdam. La guardia costiera olandese ha tratto in salvo 13 membri dell'equipaggio della nave Baltic Ace, battente bandiera delle Bahamas, affondata poco dopo la collisione con la nave container cipriota Corvus J, che ha invece riportato solo lievi danni. La nave Baltic Ace era partita da Zeebrugge, in Belgio, ed era diretta a Kotka, in Finlandia, mentre Corvus J stava viaggiando da Grangemouth, in Scozia, verso Antwerp, in Belgio. Al momento non sono ancora chiare le cause della collisione, avvenuta lungo una delle linee marittime più trafficate del Mare del Nord.

2. Morti e violenze in Egitto. Almeno cinque manifestanti sono stati uccisi questa notte negli scontri tra sostenitori e avversari del presidente Mohamed Morsi al Cairo. Una vera e propria battaglia con bastoni, bombe molotov e lancio di pietre si è svolta attorno al palazzo presidenziale, mentre un quarto consigliere del presidente, Mohammed Esmat Seif Eddawla, ha rassegnato le dimissioni. Il ministero della Sanità egiziano ha fatto sapere che più di 450 persone sono rimaste ferite negli scontri, proseguiti tutta la notte. Cinquanta persone sono state arrestate dalle forze dell'ordine. Su twitter, i Fratelli Musulmani, che sostengono Morsi, hanno definito i loro avversari nostalgici del regime di Mubarak, suscitando la rabbia dell'opposizione che ha lanciato accuse di "fascismo" ed ha parlato di "milizie islamiche".

3. Assad verso il Sudamerica? Il Presidente siriano Bashar al Assad sta sondando le possibilità di ottenere asilo politico in America Latina, qualora fosse costretto a fuggire da Damasco. E' quanto scrive il quotidiano israeliano Haaretz, riferendo del viaggio della scorsa settimana a Cuba, in Venezuela e in Ecuador del viceministro degli Esteri Faisal al-Miqdad. Secondo Haaretz, il viceministro avrebbe consegnato lettere private di Assad ai leader locali. Il ministro degli Esteri venezuelano ha confermato al quotidiano El Universal la consegna di una lettera per il Presidente Hugo Chavez, ma senza precisare la risposta avuta dal viceministro siriano.

4. Obama uomo più potente del mondo. Lo afferma l'ultima classifica pubblicata da Forbes, che include anche due italiani: il governatore della Banca centrale europea Mario Draghi all'ottavo posto e il presidente del Consiglio Mario Monti al ventinovesimo. Nella tradizionale classifica di fine anno il presidente Usa Barack Obama si conferma in testa come nel 2011, seguito da Angela Merkel e Vladimir Putin. Nella top ten sono presenti altri tre leader politici: il sovrano saudita Abdullah al settimo posto, il segretario del Partito comunista cinese Xi Jinping al nono e il primo ministro britannico David Cameron al decimo.

5. McAfee arrestato in Guatemala. John McAfee è stato arrestato ieri dalla polizia del Guatemala con l'accusa di ingresso illegale nel paese. Il fondatore dell'omonima società informatica Usa era fuggito dal Belize e giunto in Guatemala, dove avrebbe voluto richiedere asilo politico. "Agenti della Polizia nazionale civile hanno condotto McAfee davanti alle autorità per l'Immigrazione. E' entrato irregolarmente nel nostro paese", ha detto un portavoce della polizia, Pablo Castillo. Le autorità del Belize avrebbero voluto interrogare McAfee in merito all'assassinio di Gregory Faull, un costruttore americano di 52 anni, ucciso circa un mese fa con un colpo di pistola alla testa nella sua villa a San Pedro, sull'isola di Ambergris Caye. L'imprenditore è convinto di essere perseguitato dal governo del Belize, perché in possesso di informazioni sulla diffusa corruzione tra le autorità del Paese centroamericano, dove vive da diversi anni.

6. Furto di motori caccia in Israele. Diversi motori per aerei caccia F-16 di fabbricazione statunitense del valore di milioni di dollari sono stati rubati da una base aerea nella zona centrale di Israele. Lo ha annunciato la radio militare dello stato ebraico. Dai dati preliminari di un'inchiesta della polizia, ha riportato il sito internet Walla, è emerso che potrebbe esserci stata una colluttazione tra i ladri e il personale, sia militare sia civile, della base. I motori potrebbero essere stati rubati per essere rivenduti come rottami di ferro.

7. E' morto il creatore di Brasilia. L'architetto brasiliano Oscar Niemeyer, considerato il padre fondatore di Brasilia e uno dei rivoluzionari dell'architettura moderna, è morto ieri a Rio de Janeiro all'età di 104 anni: lo ha confermato un portavoce dell'ospedale Samaritano, dove Niemeyer era ricoverato da circa un mese. "E' deceduto alle 21.50" locali, ha detto senza aggiungere ulteriori informazioni. In un precedente comunicato diffuso dall'ospedale, si era appreso che Niemeyer era "in gravi condizioni, posto sotto sedativi in ragione di un'infezione respiratoria".

8. Prove di dialogo tra Etiopia ed Eritrea. L'Etiopia s'è detta pronta a incontrare il governo dell'Eritrea per intavolare colloqui di pace e mettere fine alle decennali dispute territoriali tra i due Paesi costate la vita a più di 70 mila persone. In un'intervista rilasciata ad Al Jazeera, il primo ministro dell'Etiopia, Hailemariam Desalegn, ha manifestato la propria disponibilità a incontrare il presidente eritreo, Isaias Afwerki: "La cosa più importante è combattere la povertà e favorire l'integrazione regionale", ha detto.

9. In Turchia velo anche nello sport. Dopo averlo abrogato nelle università e nelle scuole elementari e medie durante i corsi di Corano e in quelle religiose private, il governo turco del premier Recep Tayyip Erdpogan ha abolito il divieto di indossare il velo islamico anche nella competizioni sportive, riferisce la stampa di Ankara annunciano un nuovo regolamento che autorizza le donne a indossare l'hijab anche nelle pratiche sportive. Il velo era vietato in tutto lo sport da un precedente regolamento del 1982.

10. Seul dice no alla caccia delle balene. La Corea del sud rinuncia ai piani di riprendere la caccia alle balene per fini di ricerca. Lee Se-oh, funzionario responsabile presso il Ministero della Pesca ha infatti annunciato che il governo continuerà a utilizzare solo mezzi non letali per studiare le balene, tra cui l'installazione di rivelatori di posizione. A luglio Seul aveva fatto sapere di voler ricominciare l'attività, suscitando l'indignazione degli ambientalisti di tutto il mondo.

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Anna Mazzone