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Siria, l'Isis massacra 175 dei 300 operai rapiti

Il rapimento era stato effettuato da un commando in un cementificio a nord-est di Damasco, durante un attacco jihadista

8 aprile

Sono stati massacrati 175 dei 300 siriani, operai di una centificio, scomparsi dopo un attacco dell'Isis a Dmeir, a 40 chilometri nord-est di Damasco. Lo hanno riferito fonti dell'esercito siriano, scrive il quotidiano libanese Daily Star. Secondo i residenti della zona, i lavoratori e dirigenti della cementeria Al-Badia, nella provincia di Damasco, erano stati rapiti dopo l'attacco jihadista alla fabbrica, alle porte della capitale.

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7 aprile

Sono ore di ansia in Siria per la sorte di 300 lavoratori di una fabbrica di cemento che, secondo i mezzi d'informazione governativi, sono stati rapiti dall'Isis in un'offensiva lanciata a poche decine di chilometri da Damasco. Altre fonti, fra cui l'Osservatorio nazionale per i diritti umani (Ondus), si limitano a dire che i contatti sono stati interrotti con gli operai, quantificati in alcune "decine".

I 300 lavoratori che si teme siano nelle mani dell'Isis, si trovavano nella fabbrica di cemento Al Badia, vicino a Dumair, una cittadina circa 50 chilometri a nord-est di Damasco, sulla strada che conduce a Palmira, da dove i miliziani dello Stato islamico sono stati scacciati pochi giorni fa da un'offensiva dell'esercito governativo. Da due giorni i jihadisti hanno lanciato un attacco nella regione di Dumair, nel tentativo di conquistare una base aerea e una centrale elettrica, senza riuscirvi.

L'Ondus ha detto che 20 militari siriani sono rimasti uccisi nei combattimenti delle ultime 24 ore, dopo che l'offensiva era cominciata martedi' con l'esplosione di cinque autobomba guidate da kamikaze che avevano provocato la morte di altri 35 soldati. I combattimenti continuano anche in altre regioni, tra varie forze in campo, nell'intricato mosaico a cui è ormai ridotto il territorio siriano. In particolare a sud di Aleppo, dove l'esercito conduce un'offensiva contro forze ribelli. Alcuni gruppi dell'opposizione armata stanno invece avanzando a nord della città contro le milizie dell'Isis, nel tentativo di strappare loro la citta' di Al Rai, al confine con la Turchia. L'artiglieria turca, da parte sua, ha bombardato obiettivi dell'Isis in territorio siriano in risposta a un attacco a colpi di mortaio che stamani ha raggiunto la provincia sudorientale turca di confine di Kilis ferendo 3 persone

Siria, vita quotidiana in un paese devastato dalla guerra

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27 marzo 2016. Soldati delle truppe siriane camminano tra le macerie lungo una strada della città moderna che sorge nei pressi del sito archeologico di Palmira, poco dopo essere stato sottratto al controllo dei miliziani dell'ISIS.

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