Esodato rischia la pensione per 157 euro
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Esodato rischia la pensione per 157 euro

L'uomo ha fatto, per un giorno, la controfigura un in film. Per lo Stato non poteva farlo

Per un CUD da 157 euro rischia la pensione. Un esodato pugliese di 60 anni per aver lavorato 24 ore nel 2011 con una società cinematografica ed aver guadagnato pochi spiccioli, adesso rischia di non vedersi versata la pensione di vecchiaia.

La vicenda che ha dell’incredibile è accaduta a Brindisi e ha come protagonista, Ennio D’Alesio, la controfigura di Tony Servillo. Quando, nell'estate di 2 anni fa, fu notato da un componente della troupe cinematografica per la somiglianza con Servillo, D'Alesio si trovava per strada, a Brindisi, nei pressi di un bar di via Egnazia, nel rione Paradiso. Avvicinato dai produttori del film, gli fu proposta una piccola parte come controfigura nel ruolo di un protagonista deceduto. L'esodato accetto' e la scena fu girata.

Il cache? 157 euro. Ma è proprio questa cifra che secondo l’Inps non gli darebbe più il diritto alla pensione. Insomma, per quel contratto ad ''assunzione a tempo determinato dal
14.7.2011 al 15.7.2011" stipulato con la Fara Film, e' stata rigettata la domanda presentata alla direzione provinciale del lavoro per ottenere i benefici che gli spettavano per aver scelto di lasciare il lavoro con 30 mesi di anticipo e secondo i quali al 61esimo anno
di età, con apposita istanza, avrebbe iniziato a percepire la pensione.

Una notizia che ha sconvolto ma soprattutto irritato la controfigura di Servillo che dopo aver interpretato il ruolo di un morto si è visto “perire” sul nascere anche la sua pensione.

''Non si ritiene che il ruolo di un morto, svolto per 20 minuti in 2 soli giorni, in un film occasionalmente girato nel comune di residenza, possa costituire rioccupazione in altra attività lavorativa – precisa l’avvocato Giacomo Greco legale dell’attore improvvisato - considerato, peraltro, che il D'Alesio non e' mai stato né potrà mai avere alcuna prospettiva occupazionale di attore cinematografico''

Il diritto pensionistico secondo il legale non può venir meno per prestazioni lavorative che non raggiungano almeno i 6 mesi di occupazione e non abbiano superato i 7.500 euro di reddito annuo. Ma la “legge” sembra proprio non volergli dar ragione e l'opposizione del legale il 28 gennaio 2013, e' stata respinta ancora un’altra volta.

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Nadia Francalacci