Ue: altro passo in avanti per i diritti delle famiglie gay
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Ue: altro passo in avanti per i diritti delle famiglie gay

Il Parlamento di Strasburgo approva una risoluzione che invita le leggi nazionali a tenere conto anche dei nuclei con partner dello stesso sesso

Mentre l'Italia continua ad avvitarsi nelle polemiche sul tema, l'Unione Europea procede spedita sul tema delle famiglie monoparentali e gay: il Parlamento europeo ha infatti approvato oggi una risoluzione non vincolante sulla strategia post 2015 per la parità di genere, in cui prende atto dell'evoluzione di composizione e definizione di famiglia nel tempo, chiedendo che le leggi nazionali tengano appunto anche conto delle famiglie monoparentali e di quelle gay.

Nello specifico, l'Europarlamento "raccomanda, dal momento che la composizione e la definizione delle famiglie si evolvono nel tempo, che le legislazioni sulla famiglia e sul lavoro siano più complete per ciò che riguarda le famiglie monoparentali e i genitori Lgbt", si legge nel testo approvato oggi con 341 voti favorevoli, 281 contrari e 81 astensioni.

Il documento, che ha avuto come relatrice l'eurodeputata tedesca Maria Noichl, esprime poi diversi punti su cui bisognerebbe intervenire in direzione dell'uguaglianza di genere, tra cui la lotta a nuove forme di violenza contro le donne e le misure per incentivare l'equilibrio fra vita familiare e lavorativa. In tal senso, i deputati esortano la Commissione a proporre nuove leggi che contengano misure vincolanti per proteggere le donne dalla violenza, invitando al contempo tutti gli Stati membri a ratificare al più presto possibile la Convenzione di Istanbul, sottolineando al contempo l'importanza di contratti di lavoro flessibili che permettano tanto alle donne quanto agli uomini di conciliare al meglio lavoro e vita familiare.

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Redazione