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Tutti i simboli di Satana

Dalle immagini prese dalla Bibbia ai riferimenti giudeo-cristiani. Viaggio tra segni, usi e riti dei giovanissimi attratti dalle sette sataniche

Una “semplice” curiosità che si trasforma in attrazione morbosa verso l’esoterico e il mondo dell’occulto; iniziali pseudo-riti di purificazione che infine sfociano in orge, sevizie, torture e brutali omicidi in nome del Signore del Male.

Il fenomeno del satanismo tra i giovani adolescenti è in spaventoso aumento. Il “fascino nero” del diavolo sembra coinvolgere i ragazzini sempre più piccoli che si ritrovano, a 13 anni, avviluppati tra le spire del web alla ricerca spasmodica di informazioni, immagini, santoni da seguire e simboli in cui identificarsi.

Quello satanista è un mondo sommerso, in gran parte sconosciuto, del quale però è ben nota, agli studiosi, una suddivisione fra satanisti solitari, piccoli gruppi di satanismo acido e organizzazioni a struttura nazionale o internazionale.

Patrizia Santovecchi, Presidente dell’Onap, Osservatorio Nazionale Abusi psicologici, ci ha aiutato a capire i segni distintivi utilizzati dai ragazzini per mostrare la loro appartenenza a queste sette.

Le notizie, nascoste
Per quanto riguarda le grandi “chiese” sataniche è naturalmente più facile avere notizie di una loro attività in una data zona. Così non avviene per i piccoli gruppi di satanisti acidi o per i satanisti solitari. "In genere, di questi, si ha notizia solo quando avviene un fatto criminale che li porta alla ribalta delle cronache come possibili esecutori. Queste categorie sono presenti anche in Italia, compresa quella del satanista solitario. Lo dimostra l’esistenza sul mercato di ditte specializzate su Internet che offrono la spedizione postale su catalogo, come avviene negli Stati Uniti, di tutto il necessario per organizzare un rito satanico in casa propria" spiega Santovecchi.

All’interno della differenziazione fenomenologica è possibile anche fare una distinzione motivazionale e di prassi tra le diverse categorie, per esempio per la simbologia e i riti adottati dai vari gruppi, anche se la presenza costante di elementi sincretistici costituisce un elemento che complica ulteriormente un quadro già di per se difficile da ricomporre. Tra i giovani adolescenti "la simbologia più usata e diffusa anche attraverso coreografie murali, è riconducibile a croci rovesciate, pentacoli rovesciati - con o senza la faccia di un caprone al loro interno – la classica triade del 666 e altri simboli propri del gruppo di appartenenza".

I giovani, più spavaldi
Per quanto riguarda abbigliamento e monili riconducibili all’ambiente satanico "il mondo giovanile e sicuramente più propenso a distinguersi e mostrare “spavaldo” la propria appartenenza" dice Santovecchi. "Diverso l’aderente adulto e/o di rango elevato. Questo è più propenso a restare più sotto traccia, può indossare monili o anelli di riferimento, ma con modalità più riservate o leggibili sono da chi comprende certe simbologie.

Il significato dei segni
Molti dei simboli satanisti sono presi dalla Bibbia e da riferimenti giudeo/cristiani. "Il satanismo deve essere inteso come una fede di tipo filosofico/religioso e come tale condivisa da tutta la comunità satanista attraverso l’adesione al gruppo e la cooperazione infra-gruppale di attività anche sessuali" spiega Santovecchi. "E questo avviene anche se alcune correnti di satanisti non amano definirsi una religione, ma una “corrente di pensiero”, un “movimento liberatorio della propria personalità”, intesa come pratica che affranca dai veleni accumulati in una vita di imposizioni educative cristiane nefaste". Nel culto satanico, perciò, i “vecchi valori” del cristianesimo vanno rigettati in virtù di un “nuovo sistema di valori” che si pone come anti-istituzionale.

Il sincretismo satanista
Il satanismo contemporaneo acquista la sua forma attuale dal sincretismo di diverse “scuole”. "Molti rituali ai quali oggi i satanisti ricorrono nelle loro messe nere, sono il frutto di un satanismo “fai da te” che prende suggerimento comunque dalla lettura di testi ritualistici dei secoli precedenti" spiega la psicologa. Da non sottovalutare l’apporto consistente della magia nera con la quale esistono interscambi frequentissimi. La presenza di correnti transculturali come lo yu-yu africano o il woodoo, con le sue derivazioni afro-brasiliane come la santeria o la neo-stregoneria, fa sì che il satanismo attuale possa attingere e servirsi di una serie di pratiche e rituali varie e dalla matrice sincretista. Comunque possiamo rilevare delle costanti, come per esempio la croce rovesciata, vari tipi di pentacoli o il numero 666.

Come si arriva ad uccidere
Il satanismo acido sfugge alle indagini e agli inventari. La maggioranza dei gruppi di satanismo acido che sono stati identificati e descritti corrisponde a uno schema che tende a ripetersi: dieci, quindici giovani fra i quattordici e i venticinque anni - ma l’età si abbassa sempre più - talora guidati da uno più adulto, che si associano principalmente per consumare droga, leggere testi di satanismo, ascoltare musica rock satanica e riprodurre, spesso in maniera rudimentale, i rituali satanici. "I satanisti acidi, spesso sotto l’effetto di sostanze allucinogene, sono convinti di invocare ed incontrare effettivamente il demonio. Il culto del Signore del Male può anche essere preso come pretesto per dare sfogo ad intime perversioni: droga, orge, pratiche sessuali estreme, sadismo o pedofilia, gesti vandalici contro edifici di culto, violazioni di tombe, violenza verbale e fisica" conclude Santovecchi. "Il cocktail droga, alcool e satanismo, può produrre comportamenti effettivamente pericolosi e anche estremi".

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Nadia Francalacci