Truffa allo Stato: un consorzio agricolo evade oltre 11 milioni
ANSA/FRANCO SILVI
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Truffa allo Stato: un consorzio agricolo evade oltre 11 milioni

Un gruppo di produttori di passata di pomodoro ha truffato l'Inps dichiarando 316 falsi braccianti e incassando oltre 2 milioni di fondi comunitari

Un consorzio agricolo, due società, 316 falsi braccianti agricoli e una maxi evasione fiscale da 11 milioni di euro.
Sono questi i protagonisti e i numeri dell’ultima maxi truffa ai danni dello Stato ideata e realizzata dai vertici di un piccolo consorzio agricolo a Sibari, in provincia di Cosenza scoperta dopo mesi di attività investigativa dalla Guardia di Finanza di Sibari. Non solo una truffa ai danni dell'Erario per 2,2 milioni di euro ma soprattutto un'evasione fiscale per circa 11 milioni di euro e la denuncia all'Inps di 316 falsi braccianti agricoli.

Il modus operandi utilizzato dal consorzio era piuttosto complesso. Il Consorzio è riuscito a percepire indebitamente contributi pubblici per un importo complessivo di circa 2,2 milioni di euro dopo aver presentato un programma di investimenti per la riapertura e ristrutturazione di uno stabilimento di trasformazione di prodotti agricoli che ovviamente non sarebbero mai stati realizzati. Per realizzare la truffa, i soci del Consorzio, hanno costituito due società e utilizzato migliaia di fatture false per un valore di oltre 4 milioni di euro.

Ma quale era il compito di queste società? "La prima aveva il compito di sovrafatturare (per circa il 150%) il costo dei lavori, delle prestazioni di servizio e delle cessioni di beni oggetto di finanziamento - spiega a Panorama.it, il tenente colonnello Sergio Rocco, comandante Gruppo Guardia di Finanza di Sibari - la seconda, invece, attraverso l'emissione di false fatture, consentiva la restituzione finanziaria del denaro.

Ma le attività illecite del gruppo di produttori non si è fermata qui: attraverso il diretto coinvolgimento di falsi braccianti agricoli, hanno portato a termine anche una maxi truffa ai danni all'Inps. Nel periodo 2011-2013, la denuncia di 319 falsi braccianti agricoli, con le oltre 25mila giornate lavorative, ha consentito di ottenere indebite indennità previdenziali e assistenziali per oltre 1 milione di euro.

“Il controllo della posizione fiscale del consorzio ha evidenziato la costituzione di una contabilità parallela per nascondere la reale situazione economica della società - precisa il tenente colonnello Sergio Rocco - complessivamente è stata accertata l'omessa dichiarazione di circa 10 milioni di euro e una evasione dell'Iva per oltre 1 milione di euro.”

Il Tribunale di Castrovillari ha disposto il sequestro dell'opificio e di un impianto industriale per la lavorazione di prodotti agricoli, per un valore di circa 7 milioni di euro. Alla sezione per la Calabria della Corte dei conti di Catanzaro è stato segnalato un danno erariale per circa 2,2 milioni di euro, pari all'importo pubblico erogato fino all'intervento dei finanzieri.

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