Terrorismo, il manuale del jihadista mediatico
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Terrorismo, il manuale del jihadista mediatico

Sul forum del terrorista arrestato in Italia, un documento che spiega i passaggi su come diventare un perfetto jihadista mediatico. Ecco il testo

Dai post inseriti nel forum da Ahmed Masseoudi, l’uomo di origini tunisine arrestato dai carabinieri del Ros, si capisce in modo chiaro che i mediatori del web intendono la propria attività come una missione, il cui obiettivo è quello di fornire un contributo alla realizzazione del programma di al-Qaida. La “jihad mediatica”per i terroristi è diventata una scienza indipendente con le sue regole ma soprattutto con le sue professionalità. 

Istigava alla jihad, arrestato in provincia di Pisa


Le specializzazioni

“La jihad mediatica è divenuta un ramo di scienza indipendente, che racchiude un grande numero di specializzazioni, dai molteplici obiettivi- spiega un post inserito da una donna, mediatrice web di “i7ur” che ha tratto da il documento "II Mujahid Mediatico” scritto da un gruppo tunisino- una scienza che si basa sulle capacità degli operatori e che ha raggiunto negli anni la sua fisionomia. Gli operatori di questo settore sono specialisti con conoscenze mediatiche pari a quelle dei laureati nelle più famose università del settore mediatico del mondo a cui fanno concorrenza, non solo a livello arabo, ma a livello dell'occidente e del mondo”

I manuali

Infatti, per raggiungere i loro obiettivi ovvero quello di radicalizzare, addestrare e formare nuovi combattenti da spedire al fronte, i forum pubblicano una serie di manuali, di documenti che “preparano” i terroristi del web. Proprio perché la Jihad mediatica, secondo loro costituisce ormai un modo alternativo di adempiere al dovere religioso di jihad rispetto alla lotta violenta (pur essendo considerata comunque "lotta"), coloro che la compiono devono essere correttamente istruiti a farlo.

“Sintetizzeremo in queste righe i punti salienti da seguire per chi desidera diventare un professionista nel campo della jihad mediatica- spiegano sul forum - una specializzazione unica e importante nella nostra guerra contro l'Occidente miscredente.”

Le qualità

Punto dopo punto, in un post intercettato dai carabinieri del Ros, vengono illustrate tutte le qualità che deve possedere un terrorista del web e le motivazioni che lo spingono ad intraprendere questo tipo di lotta  ma soprattutto in quale modo deve svolgere il suo compito per il raggiungimento, in modo efficacie, della sua guerra agli infedeli occidentali.

“Di seguito sintetizzeremo gli obiettivi più importanti delia jihad mediatica: Diffondere le notizie dei mujaheddin e le verità che ì media miscredenti e complici cercano di nascondere; Recapitare le lettere dei leader della jihad e dei fronti, sia quelle dirette ai nemici sia quelle dirette agli amici, fungendo da anello di congiunzione fra i mujaheddin e la comunità islamica; Difendere i mujaheddin;

Diffondere la dottrina del monoteismo e della jihad e pubblicizzarla: Smentire le dicerie relative alla jihad moderna e respingere tutte le ratwe scadenti degli ulema di regime; Istigare all'esilio e alla jihad; Incoraggiare l'impiego di denaro per la causa di Allah: Sostenere i sottomessi e dare visibilità alla loro causa e al loro dolore;
Informare i popoli sulla realtà della comunità islamica; scuotere la comunità islamica sedata dai media eretici e. complici; Liberarsi dalla sottomissione all'occidente miscredente in tutti i settori della vita;

Organizzare campagne mediatiche contro i nemici; allargare il cerchio d'attacco a diverse forme d'attacco organizzato come quello degli hacker;

Creare l'imbarazzo al nemico; condurre un'intensa guerra psicologica per scoraggiarlo; rendere pubblica l'immagine dei tiranni. Copertura mediatica ai mujaheddin su tutti i fronti;
Mobiliare la comunità islamica affinché sostenga la fazione prescelta, preparandola così al periodo dell'instaurazione del califfato.

Gli obiettivi

Questi obiettivi sono da considerarsi le mansioni delia jihad mediatica. Le specializzazioni del ramo della jihad mediatica: dobbiamo innanzitutto precisare una cosa importante nell'universo dell'attività mediatica e cioè che la jihad mediatica contiene due cerchi che s'incontrano: quello dell'attività mediatica interna e cioè l'attività mediatica all'interno dei paesi teatro di jihad e qui si fa principale affidamento a radio, tv e stampa locale.

Poi abbiamo il cerchio dell'attività mediatica estera, e qui si fa uso quasi esclusivo del web anche per la sua immediatezza, facilità d'uso, l'anonimato, le alte capacità di proteggersi degli operatori e la possibilità di comunicare a livello globale. Ogni cerchio si basa su determinate specializzazioni, collegate fra toro. Ad esempio nel caso dell'attività mediatica interna il mujaheddin mediatico deve avere conoscenze specifiche del settore della radio o della tv. Nel settore mediatico estero, il mujaheddin mediatico deve essere addentrato nelle scienze del web e nelle altre scienze attinenti la jihad mediatica.. come ad esempio la cura dei testi e l'editoria, photoshop eccetera.

Le prospettive

Prospettive e aspirazioni: Molto importante è lasciare traccia delle proprie esperienze ai posteri, in eredità agli operatori mediatici jihadisti. salvaguardare l'archivio jihadista dal pericolo, organizzare di tanto in tanto corsi addestrativi e didattici, a tutti i livelli, destinare libri e opuscoli al mujaheddin mediatico per tenerlo aggiornato ...
È necessario cercare un'unica Casa di Produzione Mediatica Jihadista”

Un fermo immagine tratto da un video, distribuito dai Carabinieri del Ros, relativo al bliz che ha portato all'arresto di due maghrebini nell'ambito di indagini su una cellula di matrice qaedista che secondo gli investigatori si proponeva di pianificare attentati in Italia e Nord Africa, 01 luglio 2015. i. ANSA/ CARABINIERI DEL ROS

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Nadia Francalacci