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Terrorismo, così l'Italia aumenta le misure di sicurezza

Dopo l'attentato all'aeroporto di Istanbul, le città rafforzano la vigilanza. Anche in previsione dei raduni di tifosi per Euro 2016

Non solo aeroporti, sedi istituzionali, luoghi di culto, stazioni: anche i punti di ritrovo dei tifosi e le piazze dove sono allestiti i maxischermi per le partite dell'Italia ad Euro 2016 sono a rischio attentati. Dopo gli attacchi all'aeroporto di Istanbul, Roma e Milano rafforzano ulteriormente le misure di vigilanza e prevenzione con provvedimenti ad hoc; misure che molto probabilmente verranno predisposte nelle prossime ore anche da altre città italiane. 

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L'ordinanza con cui si chiede di dare "con effetto immediato" "massimo impulso" ai servizi di "prevenzione a carattere generale", rafforzando "i dispositivi di vigilanza e controllo del territorio" e le misure "a tutela degli obiettivi sensibili", è stata firmata dai questori. Un provvedimento che punta a sensibilizzare ulteriormente le forze di polizia impegnate sul territorio e non a modificare le misure che sono state decise dopo gli attentati di Parigi e ribadite in seguito all'attacco all'aeroporto e alla metropolitana di Bruxelles.

La novità rispetto ai precedenti provvedimenti sta nel fatto che, tra gli obiettivi sensibili, vengono inseriti anche quei "luoghi pubblici, punti di ritrovo dei tifosi per gli eventi relativi a Euro 2016 anche con l'allestimento dei maxischermi". Vi sono poi le sedi istituzionali di governo e Ue, luoghi di culto, ambasciate, sedi consolari e interessi economici di Turchia, Belgio, Germania, Francia, Usa, Gran Bretagna e Israele, aeroporti, porti, stazioni di treni, metro e bus, caselli autostradali e autogrill, i luoghi di ritrovo come cinema, centri commerciali, impianti sportivi, parchi e musei.

Alle forze impegnate sul territorio si chiede in particolare una "accurata e reattiva attività di osservazione, vigilanza e controllo" con l'obiettivo di "individuare mezzi, persone sospette e situazioni anomale". Un'azione di prevenzione che "dovrà essere svolta con particolare attenzione agli ambienti riconducibili e vicini all'estremismo islamico e al radicalismo religioso" e che dovrà prevedere una "assidua vigilanza nei confronti di persone che, per i loro comportamenti anomali e sospetti, nonché per i loro precedenti, potrebbero attuare azioni criminose". Nella predisposizione dei servizi, infine, si ribadisce la necessità di prevedere "periodiche e frequenti ispezioni e bonifiche lungo i perimetri" degli obiettivi sensibili.

L'attentato all'aeroporto di Istanbul

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EPA/SEDAT SUNA
Istanbul, 29 giugno 2016. Il dolore della famiglia di Umut Sakaroglu, impiegato della dogana, morto durante l'attacco in aeroporto

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