Sondaggio: il 55% degli italiani non andrà in vacanza
(Ansa)
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Sondaggio: il 55% degli italiani non andrà in vacanza

Problemi economici e paura del contagio. Uno studio ci racconta un'estate davvero diversa dal solito

Siamo nel pieno dei giorni della riapertura per spiagge e luoghi di villeggiatura. Un po' in tutta Italia stabilimenti balneari, alberghi provano a ripartire tra norme, distanze, misure di sicurezza da Coronavirus.

Un lavoro intenso, faticoso e anche costoso con un unico scopo: cercare di far vivere una vacanza la più normale e gioiosa possibile in questa pandemia.

Ora mancano solo i turisti. E qui, purtroppo per queste attività, le notizia al momento, non sono confortanti.

Se da una parte è ormai certo che la stragrande maggioranza degli italiani resterà nel nostro paese per le vacanze, dicendo per un anno addio ai grandi viaggi all'estero, dall'altra bisogna chiedersi quanti italiani andranno davvero in vacanza.

Molti infatti sono i dubbi nella testa delle persone: dubbi di natura economica e di natura sanitaria.

Ed il dato complessivo che ne emerge è a dir poco preoccupante.

Un'indagine condotta da Facile.it (ma confermata anche da altre rilevazioni) ci racconta che la maggioranza degli italiani quest'anno non andrà in vacanza. Stiamo parlando del 55,2% delle persone adulte, per un totale di 24,2 milioni di cittadini.

Niente ferie quindi per più di un italiano su due, un numero triplo rispetto a quello già pesante dello scorso anno.

Di questi il 43,7% resterà a casa per mancanza di soldi. Troppi quelli che hanno pagato pesantemente dal punto di vista economico la pandemia, tra aziende chiuse, cassa integrazione e dubbi sul futuro.

Il 28,7% invece non partirà per motivi sanitari, cioè non si sente sicuro delle misure messe in atto nei luoghi di villeggiatura o solo non se la sente di vivere una vacanza tra mille limitazioni in spiaggia, al ristorante, in albergo.

Una paura del contagio che si legge anche nella scelta di quello che sarà il mezzo di trasporto usato da chi invece in ferie ci andrà.

No a traghetti (solo il 2,2%), no a treno (11,1) e poco anche l'aereo (12,4%). Mezzi ritenuti troppo a rischio contagio vista la possibilità di contatto con altre persone. Si torna quindi alla cara e vecchia auto con un vero e proprio plebiscito (78,3%).

Ma non è solo una questione di mezzo di trasporto. La voglia di una vacanza in un luogo protetto la si vede nel boom della ricerca di casa in affitto che aggiunta all'utilizzo delle seconde case arriva quasi al 50% degli italiani. In crescita anche tenda, camper e roulottes e soprattutto il noleggio di barche per vacanze in famiglia in pieno isolamento in mezzo al mare. Male, purtroppo gli alberghi che si attestano al 27,4%.

La speranza è che però il miglioramento dei dati ed il calo dei contagi possano far cambiare idea alla gente, convincendoli a viaggiare, in luoghi sicuri.

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Andrea Soglio