Scuola al via per quasi 8 milioni di studenti
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Scuola al via per quasi 8 milioni di studenti

Si torna in classe nelle regioni con il maggior numero di iscritti, tra le proteste e le bufere sulla riforma

La campanella è tornata a suonare per quasi 8 milioni di studenti delle istituzioni statali e oltre 939.000 di quelle paritarie. Oggi sono tornati sui banchi gli studenti delle regioni con il maggior numero di alunni iscritti ovvero la Lombardia che ne conta 1.190.393, la Campania con 909.010, la Sicilia con 754.438 alunni ed infine il Lazio con i suoi 737.940 studenti.

Sui banchi di scuola tutti gli studenti di ogni ordine e grado. Quest’anno, analizzando le scelte dei ragazzi delle scuole secondarie di secondo grado, oltre 1,2 milioni di ragazzi frequenteranno un indirizzo liceale, 831.739 un indirizzo tecnico, 546.716 un indirizzo professionale.

Oggi, oltre al Lombardia, Sicilia, Campania con gli istituti del Lazio, torneranno a scuola anche i bambini di Amatrice e a Cittareale, colpiti dal sisma lo scorsa 24 agosto, e anche i ragazzi di Umbria e Abruzzo.

A scuola anche gli studenti delle zone colpite dal sisma
"Un primo segnale di ritorno alla normalità per bambini e ragazzi, e per le loro famiglie", sottolinea la Protezione Civile che fornisce il quadro degli interventi.

I ragazzi torneranno, dove possibile, nello loro scuole, altrimenti in prefabbricati, tende, e in un caso saranno ospitati anche dalla Caritas.

Altra opzione saranno i doppi turni nelle scuole che non hanno subito danni e che ospiteranno dunque anche gli studenti degli istituti danneggiati. I sopralluoghi, iniziati subito dopo il terremoto, hanno interessato 577 plessi scolastici: 390, pari al 70% del totale, sono stati ritenuti agibili, mentre altri 3, pur non essendo danneggiati, risultano al momento inagibili a causa di un rischio esterno. 

Le scuole inagibili per il terremoto
Sono 110 quelli temporaneamente inagibili che tornerebbero agibili grazie a provvedimenti di pronto intervento; a questi se ne aggiungono 19 parzialmente inagibili e 3 da rivedere per un'ulteriore valutazione. "Sono 32 gli edifici inagibili, meno del 6%", informa la Protezione Civile. 

Ma anche gli alunni di questi istituti cominceranno le lezioni. Per ciascuna delle scuole dichiarate inagibili sono state individuate infatti "soluzioni mirate per consentire a bambini e ragazzi di tornare in classe"

Terremoto “riforme”
Ma il suono della campanella sembra dare il via anche ad un altro terremoto che è quello delle tanto attese riforme

Infatti, con oggi, la riforma voluto dal Governo entra nel vivo, dopo le bufere sul concorso e i trasferimenti. La ministra Giannini saluta gli studenti con queste parole: "Anno di sfide importanti e grandi responsabilità. Le affronteremo con molti strumenti in più rispetto al passato, per fare della scuola il vero motore del cambiamento. Uno spazio da abitare non solo durante l'orario delle lezioni. Una scuola al centro di ogni comunità, aperta alle realtà che la circondano, alle famiglie, al territorio. Una nuova scuola, insieme".

Caos e bufere
Certo è, che l'avvio di un anno scolastico che dovrebbe rappresentare la prima messa a punto della riforma, in realtà è segnato dalla vera e propria bufera estiva sui trasferimenti dei professori che alcuni di loro hanno definito, senza mezzi termini, vere e proprie deportazioni, per non parlare poi delle ammissioni del Ministero sugli errori del famigerato algoritmo. Non solo, caos, malcontento e bufera anche sugli aggiustamenti che hanno provocato altri “intoppi”, sul concorso dalle troppe bocciature e infine, come se non bastasse, il valzer delle presidenze.

I ragazzi disabili
Malumore e proteste a parte, oggi si inizia. Per la precisione gli studenti che questa mattina varcheranno la soglia del proprio istituto statale saranno per la precisione 7.816.408, tra questi 224.509 saranno alunni con disabilità.

Le classi, distribuite nelle 8.281 istituzioni scolastiche presenti sul territorio, saranno 370.597 per un totale di 41.163 sedi.
In particolare, sono 978.081 gli alunni delle scuole dell'infanzia, 2.572.969 quelli della primaria, 1.638.684 i ragazzi della secondaria di i grado e 2.626.674 quelli della secondaria di secondo grado.

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Nadia Francalacci