Sanremo: a rischio la casa dei fiori?
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Sanremo: a rischio la casa dei fiori?

E' stato messo in liquidazione lo storico Mercato. Colpa della crisi? Il sindaco sostiene di no

Sanremo ha messo in liquidazione l’anima e il simbolo della città: il Mercato dei fiori. L’Ucflor, la cooperativa che ha gestito per oltre 30 anni il polmone economico della Riviera ligure, ieri ha avviato tutte le procedure per la messa in liquidazione del Mercato.

La decisione è stata presa nei giorni scorsi dall’assemblea dei soci dopo che era giunta la comunicazione ufficiale da parte dell'Amministrazione comunale dell’impossibilità di sanare i debiti accumulati dalla cooperativa negli ultimi anni. Così, l'Ucflor ha deciso di individuare una terna di liquidatori.

Ma i tempi di liquidazione si profilano piuttosto lunghi e il Comune sanremese non è disposto ad aspettare inerte la nuova gestione.

Maurizio Zoccarato, sindaco di Sanremo, la chiusura del Mercato è un danno economico e di immagine per la città di Sanremo e per l’intero comparto dei produttori di fiori. L’amministrazione comunale come ha deciso di intervenire nella procedura di liquidazione?

“Ci siamo accordati con alcune cooperative perché anche domani il Mercato venga aperto e siano garantite le aste dei fiori. Poi da lunedì sarà il Comune ad aprire i battenti della struttura, a garantirne la pulizia e il servizio di sicurezza con uomini della Polizia municipale.  Intanto stiamo preparando un bando di gara europeo per l’affidamento ad una nuova società o cooperativa di gestione”  

In queste ore si sono riuniti urgentemente rappresentanze sindacali della Confederazione Italiana Agricoltori e della Confagricoltura per cercare di trovare una soluzione ma la liquidazione della Cooperativa Ucflor, non è stato certamente un evento inaspettato ed imprevisto…

“E’ vero. L’amministrazione comunale già un anno e mezzo fa, precisamente nell'agosto 2011, aveva lanciato un appello alla cooperativa per la ricapitalizzazione. Ma la proposta del Comune è stata raccolta solamente da una trentina di soci su mille. Ecco perché ci troviamo in questa situazione.  

Oggi il settore trainante della Liguria è diventato il turismo, ma il comparto della floricoltura ricopre ancora una parte importante dell’economia regionale. Qual è il fatturato globale del settore? E quanto di questo veniva gestito attraverso la cooperativa Ucflor e il mercato?

“Il fatturato ammonta a circa 100 milioni di euro l’anno ma solamente il 10% passava attraverso il Mercato”

L’Ucflor pagava un canone al comune. A quanto ammontava?

“Mille euro. Una cifra vergognosa pattuita anni e anni fa ma regolamentata solamente negli ultimi dieci anni..”

Quali sono stati gli errori commessi dalla cooperativa Ucflor tanto da arrivare a mettere in liquidazione il simbolo della città?

“Una gestione scellerata e non controllata negli anni d’oro ovvero gli Anni ‘70 e ’80, quando il Mercato dei fiori era veramente l’unico polmone economico del territorio. In quegli anni la cooperativa ha costruito oltre il necessario trasformando la struttura del mercato in una cattedrale nel deserto. Ad esempio, solamente il plateario al primo piano è di oltre 30 mila metri quadrati ma è per la maggior parte inutilizzato. Non solo, la cooperativa negli anni si è lottizzata politicamente e ha assunto personale di cui non aveva bisogno. Oggi sono 35 gli addetti del mercato ma in realtà, la struttura necessiterebbe solamente di 15 persone. Insomma, 20 assunzioni in più. Ma il Comune farà di tutto per tutelare tutti e 35 i lavoratori, per mantenere loro il posto di lavoro e lo stipendio. Inoltre, la cooperativa in questi ultimi anni ha perso una causa processuale con una ditta edile e questo ha influito non poco a portare in rosso i suoi conti”

A parte trovare urgentemente una nuova gestione, quali altri obiettivi si è prefissata l’Amministrazione comunale?

“Quello  di riuscire a convogliare i produttori e le numerose cooperative di floricoltura nuovamente all’interno del mercato. L’area del Mercato dei fiori è sempre rimasta aperta a tutti ma è mancata, in questi anni, una politica di gestione adeguata ad attrarre in questo spazio coloro che potevano tenerlo vivo economicamente. Moltissime sono le cooperative che vendono direttamente all’estero così come i singoli coltivatori. Inoltre, l’amministrazione sanremese si impegnerà ad incentivare le coltivazioni di fiori all’aria aperta perché nella nostra Liguria si è costruito fin troppo. Non è vero che per migliorare la floricoltura occorre costruire. Per migliorare l’economia del settore bisogna aver voglia di lavorare e il mio Comune farà di tutto per aiutare queste persone”.

Intanto gli abitanti di Sanremo guardano con il fiato sospeso e con un po’ di apprensione, che cosa ne sarà del simbolo che l’ha resa famosa in tutto il mondo come la “Città dei fiori”.  

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Nadia Francalacci