Riaprono le scuole, i presidi raccontano difficoltà e speranze
(Ansa)
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Riaprono le scuole, i presidi raccontano difficoltà e speranze

Banchi, mascherine, docenti. I racconti da alcuni istituti laziali dove sono chiare le lacune normative ed organizzative del governo

Oggi dopo 7 mesi di assenza gli studenti italiani tornano a scuola. Un rientro atteso e complesso dato che gran parte degli istituti del territorio nazionale sono impreparati ad accoglierli. Il numero dei dirigenti scolastici che lamenta la mancanza di mascherine, banchi ed insegnanti è molto elevato. Il problema principale ha un nome ed un cognome: insegnanti "Fragili". Una categoria di persone affette da patologie che non potrà far ritorno a scuola e di cui ancora non si conosce il numero. In Italia ci sono 57831 istituti per i quali si stima una media minima di tre insegnanti fragili a struttura, per un totale di oltre 173mila docenti che con molta probabilità saranno esentati dal servizio come predisposto dall'ultima circolare del Ministero dell'Istruzione.

Il Direttore dell'Ufficio scolastico della Regione Lazio Rocco Pinneri è comunque ottimista

Dott. Pinneri molti presidi segnalano la mancanza di mascherine, banchi, personale ATA e docenti. Come si è provveduto o si provvederà a rimediare a queste carenze? Avete inoltrato delle richieste?

Mi preme, anzitutto, dare atto alle scuole, agli enti locali e al commissario straordinario Arcuri dell'enorme lavoro svolto sin qui. Ringrazio tutti per ciò che hanno fatto.

Le consegne dei banchi mono-posto (e delle sedute innovative) sono cominciate, a cura della struttura del commissario. Siamo stati informati che le consegne - ben 300 mila banchi nel Lazio - finiranno entro ottobre. Nel frattempo, le scuole hanno i banchi bi-posto di cui disponevano. Di solito i banchi bi-posto non consentono di rispettare la distanza interpersonale di 1 metro prescritta dal CTS, ma lo stesso CTS consente di derogare per periodi di tempo limitati mediante l'uso obbligatorio della mascherina di tipo chirurgico. Le scuole sono pronte a procedere in questo senso, sinché riceveranno i banchi.

Anche le mascherine sono fornite, sia ai docenti sia agli studenti, dalla struttura del commissario. Mi risulta che siano state già acquistate e sicuramente la distribuzione è a buon punto. Le consegne sono in corso di completamento. Non prevedo difficoltà a regime. Ci saranno anche le mascherine della Regione Lazio. È un anno complesso quello che parte, occorre lavorare sapendo che non sarà facile ma abbiamo strumenti e regole per operare.Quanto al personale, mai come questo anno il Ministero ha profuso sforzi per completare le nomine il prima possibile. Stiamo lavorando a spron battutto. Insieme alle scuole.

Una riapertura delle scuole che garantisca il rispetto delle norme anti-covid, avrà creato certamente rallentamenti e difficoltà dovuti alla riorganizzazione dell'intero sistema scolastico. Cosa può dirci della sua esperienza a riguardo? Ci sono urgenze?

Ci sono urgenze, benché molte meno di quelle che ci si presentavano davanti due mesi fa. Regione, ANCI, UPI, Diocesi, province e comuni. Tutti ci hanno aiutato e tutti devono essere ringraziati. Grazie a loro abbiamo reperito più di 2.700 aule in due mesi; il relativo fabbisogno si è ridotto da 3.000 aule a poco più di 200, per le scuole del primo ciclo - solo una settimana fa ne mancavano ancora 400. Ormai siamo in fase di completamento del lavoro. Nel frattempo si farà quanto previsto dal CTS: le scuole dovranno, in alcuni casi, aprire prevedendo l'uso obbligatorio della mascherina chirurgica, sinché avremo risolto anche quelle situazioni.

Il numero degli insegnanti che rientreranno sono gli stessi dell'anno passato? Può fornirci dei dati almeno in percentuale dello scorso anno con quelli di quest'anno? Quanti sono ad oggi gli insegnanti "fragili" nel Lazio?

In questo momento non c'è un fenomeno "fragilità". Le segnalazioni sono poche unità. Ci sono, invece, richieste di approfondimento da parte dei docenti sulla questione, che non sono ancora sfociate in certificazioni. Seguiremo il fenomeno per capire se vi saranno evoluzioni.

Quali sono le criticità emerse con il covid?

Malgrado gli ingenti sforzi finanziari degli ultimi anni, quella dell'edilizia scolastica rimane una situazione difficile, per gli enormi ritardi accumulati nei decenni passati, che non si possono recuperare in poco tempo, men che meno in qualche mese.

Presidi e insegnanti del Lazio la pensano diversamente e oltre a lamentare la mancanza di banchi ed insegnanti non hanno nemmeno ricevuto l'esito dei test per il covid come nel caso di Ostia

Lucia Gugliemi insegnante di Latino del Liceo Scientifico Statale Federigo Enriques di Ostia

"Non abbiamo ricevuto i banchi monoposto come previsto dal piano per il rientro. Il nostro istituto è una grande realtà del territorio con 1900 studenti che purtroppo non avendo i banchi, non potranno essere tutti a scuola in presenza ed il restante dovrà avere le mascherine in classe per tutto l'orario delle lezioni. Mancano ancora 23 docenti, quindi riapriremo con orario ridotto. Ci avevano parlato della consegna a sentire la ministra per settembre, ma così non è stato è Il problema vero con queste temperature elevate sarà tenere le mascherine. Abbiamo provato con una simulazione ma si fa fatica veramente. Un'altra grande preoccupazione è che questi ragazzi si sono richiusi in loro stessi. Dobbiamo riattivare delle aree cognitive assopite durante il lockdown, nonostante con la barriera delle mascherine. Ieri un genitore di uno studente con problemi immonudeficenza ci ha chiamato preoccupato. Purtroppo il figlio dovrà farà lezione a distanza e sarà un trauma. Inoltre ancora non abbiamo l'esito dei test sierologici, rientreremo senza sapere se siamo positivi o no. Ci si è ridotto a ridosso dell'apertura su tutto. Il preside ha chiesto di posticipare l'apertura ma la Regione non ha dato il consenso senza l'accordo con gli altri istituti che apriranno comunque, tranne uno che non proprio non riesce. Domani avrò una classe prima e per me è come se fosse un primo appuntamento. Sono molto emozionata di ricominciare dopo 6 mesi e allo stesso tempo preoccupata, ma l'importante è ripartire."

Marina Frettoni liceo scientifico statale Farnesina Roma

"La dotazione di mascherine è a posto ma non è stata ancora effettuata la consegna dei banchi e stiamo terminando dei lavori di edilizia leggera nell'istituto. Purtroppo le aule non hanno la capienza necessaria per rispettare il metro statico. Lo spazio non è sufficiente così lezioni saranno integrate con la didattica digitale di gruppo. Saremo in presenza con una percentuale del 70 per cento. Il rientro di domani sarà il primo banco di prova. "

Marina Rossi Istituto Tecnico Vittorio Veneto Salvemini Latina

"Ripartiremo con 26 docenti in meno. La mascherine sono arrivate ma mancano ancora 100 banchi (50 con le rotelle e 50 singoli)"

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Linda Di Benedetto