Parma: Pizzarotti indagato per l'alluvione del 2014
ANSA/ SANDRO CAPATTI
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Parma: Pizzarotti indagato per l'alluvione del 2014

Altra tegola giudiziaria per il sindaco che aveva ricevuto un avviso di garanzia per le nomine al teatro Regio ma che, per oggi, si dice "tranquillo"

Nuove nubi nere si affollano sul sindaco di Parma Federico Pizzarotti. Iscritto per la seconda volta nel registro degli indagati dalla scorsa settimana, scrive la Gazzetta di Parma, sarebbe sotto il mirino della procura della Repubblica per l'alluvione della zona sud della città nel 2014 che ha causato milioni di euro di danni.

Tornato dalla Cina, dove era andato per promuovere Parma Città Creativa della Gastronomia Unesco, ha espresso sua "grande tranquillita'", anche parlando direttamente dell'inchiesta giudiziaria che oggi lo vede fra gli indagati. Lui, già due settimane dopo il disastro, aveva chiarito la sua posizione parlando del fax di allerta, spedito via email certificata al sabato e protocollato in Comune solo al
lunedì, il giorno stesso dell'alluvione: "Il comunicato inviato dalla Prefettura parlava solo di stato di attenzione, era il 144esimo dell'anno ed era di livello uno, il più basso. Durante l'anno abbiamo ricevuto anche diversi stati di attenzione di livello due e non avevano creato nè danni nè esondazioni" avava spiegato il primo cittadino. Poi, lo sfogo. "Io non passo le giornate davanti alla Pec per
attivarmi, questo lo fa giustamente la Protezione civile", ha sottolineato, dicendosi "assolutamente tranquillo" sull'inchiesta "perché la catena di comando in questi casi è chiara e spiega esattamente chi deve fare e chi eventualmente non ha fatto''.

Pizzarotti, indagato per disastro colposo in quanto massima autorità di protezione civile in città, non sarebbe però l'unico. Indagati anche il comandante della polizia municipale, Gaetano Noè, il dirigente della protezione civile regionale, Gabriele Mainetti, e di quella provinciale, Gabriele Alifraco, e l'ex responsabile del servizio tecnico di bacino, Gianfranco Larini.

E questa nuova tegola per Federico Pizzarotti si va ad aggiungere all'avviso di garanzia ricevuto poche settimane fa per la vicenda delle nomine al teatro Regio di Parma, caso che gli è costato anche la sospensione dal M5s per aver tenuto il movimento all'oscuro dell'atto della Procura.

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Riguardo al nuovo fascicolo, che era stato aperto contro ignoti dal Pm Paola Dal Monte pochi giorni dopo l'esondazione, non è ancora chiaro se l'attenzione degli inquirenti è rivolta solo sulle eventuali inadempienze del primo cittadino oltre che su tutto il sistema dell'allerta della protezione civile. In particolare sulla catena di comunicazione delle allerte meteo. A partire dal fax inviato dalla prefettura sabato 11 ottobre e protocollato al comune di Parma solo lunedì 13, lo stesso giorno del disastro. Una cosa è certa ora il sindaco dovrà spiegare i dettagli alla Magistratura.

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