Papa Francesco e i complottisti
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Papa Francesco e i complottisti

Anche l'elezione di Jorge Mario Bergoglio ha scatenato dietrologie di vario tipo - tutto sul nuovo Papa -

«Se fosse stato eletto Gesù, avremmo scelto Barabba». Esistessero ancora le scuole di un tempo, questa sarebbe la «morale» finale di un tema dalla traccia chiara: «Da ieri la Chiesa ha un nuovo Papa. Quali sono state le reazioni su Internet?».

Ironie, freddure e facezie a parte, da sempre il sale della vita, l’impressione è che i social network stiano rapidamente assorbendo il tratto peggiore della stampa: la dietrologia. Con un’aggravante. Mentre i giornalisti un minimo di competenza ce l’hanno (e, quando sbagliano, si ritrovano pure pieni di guai civili e penali), su Facebook e Twitter chiunque può fomentare quella che Roberto Saviano chiamerebbe «la macchina del fango».

Prendiamo il caso dell’elezione del Papa. Manco il tempo di godersi Francesco e il suo sorriso benigno, che nel giro di un paio d’ore il Pontefice è diventato un colluso con il (fu) regime argentino, un torturatore di preti, un Videla con la tonaca.

Il guaio è che sulla Rete gli arrabbiati, i mitomani, i megalomani, i calunniatori «a prescindere», sempre in servizio, hanno gioco facile a ritagliarsi i loro cinque minuti di celebrità. È così che il venticello della calunnia diventa certezza in un battibaleno, fino a formare nell’opinione pubblica un giudizio negativo prescindente da fatti, contesti e analisi storiche. Prescindente, appunto, dalle competenze.

È stato eletto Bergoglio? E vai col tango, anzi col fango della giunta militare argentina. Ma simile sorte sarebbe capitato ad altri cardinali, se eletti: Ouellet sarebbe stato colluso con la mafia canadese; Sean O'Malley con la Cia e Obama; Puljjc con i comunisti di Tito; Scherer con gli squadroni della morte brasiliani; Scola con gli squadroni della torta (degli appalti) di Comunione e liberazione. E chi più ne ha, più ne metta.

«Questa è la Rete», commenta amaro su Facebook Gianluca Beltrame, giornalista di carta stampata ed esperto di social network. La Rete che sceglie Barabba al posto di Gesù. E se Internet invece di migliorare l’umanità l’avesse fatta regredire a duemila anni fa?

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Carlo Puca