Le nuove regole su multe ed autovelox; il bancomat dei comuni
(Ansa)
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Le nuove regole su multe ed autovelox; il bancomat dei comuni

Dagli autovelox in città alle multe fatte da controllori di bus e netturbini il Governo ha servito una stangata occulta per gli automobilisti urbani

Una mini riforma occulta del Codice della Strada. Nel suo passaggio dai 65 articoli iniziali ai 109 con cui è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Dl Semplificazione (Dl 76/2020, articolo 49) nasconde anche una rivoluzione per gli vita degli automobilisti, rivoluzione che avrebbe avuto bisogno di discussione ben più lunga e complessa e che invece è stata impacchettata all'interno di un provvedimento che si occupa di tutt'altro.

Si tratta, infatti, di un pacchetto che gli italiani si trovano a dover accettare senza che si sia tenuto un autentico dibattito parlamentare visto che le novità – in una materia decisamente complessa e meritevole di maggiore attenzione - sono state introdotte con un semplice passaggio in Commissione.

E così, dalla sera alla mattina, i Comuni d'ora in poi avranno maggiori autonomie nella gestione del traffico urbano, potranno installare autovelox in città, gestire la nuova Ztl a minor afflusso di macchine e potranno concedere il potere di firmare le multe anche agli autisti di autobus e perfino ai netturbini. Visto il difficile periodo e il costante bisogno delle amministrazioni comunali di far cassa è lecito pensare che i sindaci utilizzeranno le nuove regole a proprio vantaggio in una guerra di multe e sanzioni che rischia di trasformare la vita degli automobilisti urbani in un inferno.

Le multe

Tra i punti più controversi c'è proprio quello dei maggiori poteri sanzionatori concessi ad altre figure che non siano vigili o polizia locale e stradale. D'ora in avanti, ad esempio, gli ausiliari della sosta potranno ritenersi equiparati a figure di pubblico ufficiale. All'articolo 12-bis, quello che regola la "Prevenzione ed accertamento delle violazioni in materia di sosta e fermata" si legge che il sindaco potrà affidare potere sanzionatorio anche ai dipendenti comunali o alle società (pubbliche o private) che gestiscono le strisce blu. Quindi d'ora in avanti gli ausiliari della sosta "nell'ambito delle aree oggetto dell'affidamento o a pagamento" se l'auto è mal parcheggiata avranno la possibilità di contestare le infrazioni, imporre le rimozioni e redigere i verbali sia nelle aree di sosta a pagamento che in quelle libere.

Anche i controllori degli autobus potranno firmare multe o sanzioni senza dover chiedere l'intervento dei vigili qualora le auto ostacolino il transito dei veicoli adibiti al servizio di linea. Stessa cosa per i "dipendenti delle aziende municipalizzate o delle imprese addette alla raccolta dei rifiuti urbani alla pulizia delle strade". Questo significa che persino i netturbini potranno fare un verbale all'automobilista indisciplinato che parcheggi davanti a un cassonetto o su strade che prevedono il lavaggio periodico.

Autovelox in città

Tra le altre novità del nuovo codice della strada c'è anche la possibilità – finora non prevista - di installare autovelox su strade urbane. Sarà il Prefetto, su segnalazione della Polizia Stradale a firmare l'autorizzazione all'installazione delle postazioni fisse di controllo della velocità e questo determina che d'ora in poi le strade urbane verranno equiparate a tutte le altre.

ZTL

Inoltre i sindaci potranno stringere ancora di più le maglie delle zone a traffico limitato gestendone completamente l'istituzione, la soppressione, le regole e le tariffe d'accesso. Sino a ora per farlo era necessario aver il nulla osta da parte del Ministero dei Trasporti.

Piste ciclabili

Occhio di riguardo per i ciclisti con l'autorizzazione a creare piste ciclabili urbane a unica carreggiata con velocità massima di 30 chilometri l'ora e segnaletica adeguata. I ciclisti avranno sempre e comunque la precedenza sugli automobilisti e, vista la nuova norma, potranno procedere in contromano se la strada è dotata di pista ciclabile.

Zone urbane scolastiche

I Comuni poi potranno istituire quelle che vengono chiamate "zone urbane scolastiche" dove, in coincidenza con l'entrata e l'uscita da scuola, potrà essere bloccato il traffico e favorita la circolazione degli studenti con biciclette e mezzi pubblici.

Permessi agli invalidi

Stretta in arrivo ai permessi di parcheggio e circolazione per invalidi. Allo scopo di verificare e controllare i permessi per invalidi ed evitare contraffazioni o utilizzi impropri è stato istituito presso l'Archivio nazionale dei veicoli del ministero dei Trasporti una piattaforma unica nazionale delle targhe associate ai permessi di circolazione dei titolari dei contrassegni invalidi. In questo modo i controlli dovrebbero essere più veloci con riscontri immediati .

I dubbi

A fronte di tali e tante novità persino il Presidente Mattarella aveva espresso perplessità e aveva richiamato Presidente del Consiglio e del Senato ricordando loro che il passaggio in commissione senza il dibattito parlamentare è giustificato e giustificabile sono da ragioni di urgenza e necessità e la riforma del codice della strada non rientra in nessuna delle due categorie. Inoltre per come è impostata la rivoluzione si rischia il far west urbano con biciclette che sfrecciano in contromano, autovelox che spuntano come funghi, zone Ztl che cambiano le regole dalla sera alla mattina e tratti stradali che vengono chiusi quando entrano ed escono gli studenti congestionando ulteriormente il traffico cittadino per non parlare di netturbini infuriati e controllori di autobus che potranno firmare i verbali a ruota libera ingrassando l'erario comunale.

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Barbara Massaro